giovedì 30 maggio 2019

Il picnic “alternativo” del Centro Diurno per Minori di Lenola.


Orma i nostri post sembrano una sorta di “bollettino meteo”. Sorridiamo. Il fatto è che le belle giornate dovrebbero essere complici delle attività che i nostri bambini e utenti stanno o vorrebbero svolgere all’aria aperta… Sarebbe primavera! Ma la Signora continua a farsi desiderare, dispettosa. E a volte stravolge i piani! Lo ha fatto anche martedì 28 maggio, quando il Centro Diurno per Minori di Lenola, il cui Ente committente è il Distretto Socio Sanitario LT4, gestito dal Consorzio Intesa tramite la propria Consorziata, aveva previsto un picnic in pineta con le mamme! Perché tra le delizie della primavera ci sono i picnic nei boschi, sì.

Improbabile da svolgersi in pineta, come previsto, con i cestini di vimini, con occhi, naso e mani che vanno alla ricerca dei pacchettini tentatori, delle prelibatezze domestiche preparate con cura da gustare su una tovaglia, seduti o sdraiati nel verde. Ma l’appuntamento era fissato, i bambini lo aspettavano con ansia e allora mai disattendere una promessa! Così, il picnic ha avuto luogo ugualmente nel ristorante adiacente la pineta.

Il pasto è stato semplice e genuino: pennette al sugo, cotoletta e, per il piacere dei bambini, patatine! Il dolce, un ottimo tiramisù, in barba alla pioggia, lo ha portato mamma Anna! Quale dolce migliore per tirare su il morale? Il tutto è stato condito dalla convivialità. Operatrici, mamme e bambini sono stati benissimo, i bambini hanno comunque giocato, tra una chiacchiera e l’altra sul felice anno trascorso insieme. Il picnic “alternativo” è perfettamente riuscito.





Tenacia, professionalità, competenza. “Solo la vittoria libera dalla tensione”. E alla vittoria si punta sempre. L’Ufficio Gare del Consorzio Intesa.


Ed eccoci con la presentazione dell’Ufficio Gare del Consorzio Intesa. Michael Schumacher dice “Vinci una gara, ma la gara successiva è un punto interrogativo. Sei ancora il migliore o no? Questo è divertente ma è anche interessante. E impegnativo. Devi affermarti ogni volta”. È questo lo spirito con cui opera l’Ufficio Gare del Consorzio Intesa. Accreditati su tutti gli Albi Fornitori presenti sul territorio nazionale per la partecipazione alle gare, partecipiamo per vincere.

L’aggiudicazione di un bando di gara pubblico è fondamentale per la crescita e l’operatività del Consorzio nei Servizi sui territori. Lo spirito con cui al Consorzio Intesa si partecipa a un bando di gara pubblico abbisogna di tenacia, professionalità, competenza. Tutte caratteristiche che impersonano la Dott.ssa Simona Cinelli, laureata in Giurisprudenza, Consigliere Delegato del Consorzio con Delega alle Gare, Presidente della Cooperativa Consorziata “Sostegno”. Simona è arrivata al Consorzio intesa nel 2015 in qualità di supporto all’Ufficio Gare. Dimostra negli anni la sua alta professionalità, tanti sono i successi che con il suo contributo il Consorzio ha raggiunto, fino a ricoprire, a oggi, con la stima di tutti, il ruolo di Responsabile dell’Ufficio. Simona si occupa di tutto l’aspetto amministrativo, dall’individuazione dei bandi di gara, alla sottoscrizione dei contratti, in caso di aggiudicazione.


L’aspetto progettuale è curato da altri collaboratori, di cui la Dott.ssa Tania Biasini, della quale vi parleremo meglio, riguardo la sua intera figura professionale, come merita, nell’appuntamento dedicato al Coordinamento Servizi. A ogni modo Tania si occupa dal 2017 dell’elaborazione e stesura dei Progetti pertinenti le gare, a partire dall’analisi sociale sul territorio , alla creazione della Rete con Istituzioni ed Enti del Terzo Settore sul territorio.


È un’atmosfera particolare quella che si respira in Ufficio, quando ci si cimenta in una gara. “Solo la vittoria libera dalla tensione”. E alla vittoria si punta sempre. Per offrire al meglio Servizi alla Persona e alla Comunità con l’impegno che ci contraddistingue.

“Festa di primavera”, per il terzo anno consecutivo, all’Asilo Nido Comunale “Il Piccolo Principe”.


Una storia di storie create tutte insieme appassionatamente, educatrici, genitori e piccini. Una festa all’insegna del materiale da riciclo, terra, e tanti fiori e piantine da invasare… Tra fantasia e realtà!


Primavera vezzosa e preziosa, quest’anno ti stai facendo proprio desiderare! Vorresti affrettarti ad arrivare? Sono giorni che lo diciamo! Puoi sentirci? Sei bella e rigogliosa, improbabile da celebrare al chiuso. Ci vogliono i cieli che porti con te, le tue temperature miti, la tua luce, la tua complicità per accoglierti come si deve! Perseveri, giorno per giorno, nel tuo dimostrarti birichina. Sei entrata, da calendario, il 20 marzo! Eppure, ancora, fai solo capolino. Ma i nostri bambini non possono più attendere! Ti vogliono, ti hanno tanto attesa, sei sbocciata nei loro animi e ti vogliono festeggiare!  Così, all’Asilo Nido “Il Piccolo Principe” di Pico, gestito dal Consorzio Intesa tramite la propria Consorziata "Giulia", i nostri bambini, complici i genitori, i nonni e le educatrici, hanno approfittato, di una giornata che hai concesso, per onorarti. Sappilo.

È stato un pomeriggio di festa all’Asilo Nido Comunale “Il piccolo Principe”, per il terzo anno consecutivo: Festa di primavera! Una storia di storie create tutte insieme appassionatamente, grandi e piccini. Una festa all’insegna del materiale da riciclo, terra, e tanti fiori e piantine da invasare… Tra fantasia e realtà!


Sappi, primavera, che in questo Asilo sei arrivata su un comodo trenino, hai un vestito tutto a fiori un grande sole per cappello e fili d’erba per capelli, per far sorridere bambini belli.







Tutto è stato fatto, in una complice allegria. Ci sei, al Nido ti hanno amorevolmente disegnata e rappresentata. I bimbi, i nonni e le educatrici hanno seminato la gentilezza, colto il tuo rispetto, coltivano la tua serenità. Ora tocca a te! Lascia che i bambini possano uscire a godere della bellezza che per te hanno seminato! Basta “scrivere nell’umidità, con dita di bambina giocherellona, il delirante alfabeto del tempo che ritorna”. A ogni incontro con te i bimbi non possono più star quieti! Manifestati in tutta la tua bellezza. Basta ritmo e controritmo. Spargiti. Sembra vera. Un po’ meno idea. I nostri bimbi vogliono viverti senza interruzioni.



mercoledì 29 maggio 2019

Che ne dite se io corro a occhi bendati, voi mi aiutate, e io non ho paura?


Un’attività psicomotoria legata al tema della fiducia al Centro Diurno per Minori di Monte San Biagio.



Quante volte, quando qualcuno ci tende la mano, ci si chiede se sia un gesto spontaneo o un tentativo di inganno? Con i bambini capirsi è semplice. Quando ti prendono per mano, hanno già scelto di fidarsi di te. Questo le operatrici del Centro Diurno per Minori di Monte San Biagio, il cui Ente committente è il Distretto Socio Sanitario LT4, gestito dal Consorzio Intesa tramite la propria Consorziata, lo sanno bene.

Le operatrici hanno proposto ai bambini del Centro un’attività psicomotoria, al fine di sviluppare sempre più il tema della fiducia. Senza per questo volergli mettere fretta ma per consolidare la buona convinzione che “la parola data vada mantenuta entro questa vita”.

Avere fiducia in se stessi non basta. Certo, è un’enorme conquista credere nelle proprie forze ma per vivere bene non è sufficiente, perché siamo continuamente in relazione con gli altri e allora non si può e deve cedere il passo alla diffidenza o restare intrappolati nella propria timidezza. Bisogna fidarsi anche degli altri e fare in modo che gli altri possano fidarsi di noi, perché la fiducia è un pilastro delle relazioni umane.

Donare la propria fiducia per capire se ci si possa fidare dei propri compagni e amici. Questo è stato il “compito” assegnato ai bambini da svolgere durante l’esecuzione del laboratorio psicomotorio eseguito in palestra. I bambini sono stati invitati, a turno, a correre a occhi bendati, con la premessa che sarebbero stati protetti dai loro compagni, nel caso in cui fossero incorsi nel rischio di urtare contro le pareti della palestra.


Pensate che qualche bambino, giunto il proprio turno, abbia avuto timore di correre liberamente, benché bendato? Affatto. I bambini hanno dimostrato la fiducia in se stessi e nei propri compagni, scoprendo e superando i propri timori e limiti. Scoprendo, bendati, l’altro da sé. I bambini hanno capito che è tanto dell'aiuto degli amici che hanno bisogno, quanto della fiducia che essi li aiuterebbero nel caso ne avessero bisogno.


I colori li realizziamo noi! Al Centro Diurno per Minori di Lenola, dei petali di rose sono diventati degli acquerelli, una ciliegia è diventata una casa, un fiore giallo è diventato il sole, la terra è diventata montagne.


Eh no, quest’anno non è arrivata puntuale la primavera, a portare una ventata di leggerezza, a stupirci con il risveglio meraviglioso della natura. È piuttosto lenta, il meteo pazzerello ne ha compromesso buona parte. Tutti aspettavamo, ancora, questa stagione ricca di fascino e allegria, soprattutto i bambini che esultano per i prati in fiore, il cinguettio degli uccellini, il ritorno delle rondini, la luce delle giornate più lunghe, il clima più mite e piacevole per uscire di casa, l’atmosfera gentile.

Ma i bambini del Centro Diurno per Minori di Lenola, il cui Ente committente è il Distretto Socio Sanitario LT4, gestito dal Consorzio Intesa tramite la propria Consorziata, sanno attendere.  “Lascia dormire il futuro come merita: se lo svegli prima del tempo, otterrai un presente assonnato”, diceva Kafka. E loro sembrano saperlo. Per i bambini del Centro, per il tenace fanciullino che è in loro, le gocce di pioggia che scendono dal cielo in primavera sono come le lacrime di gioia: non fanno male, ma allietano l’anima. Così, si mettono alla finestra, in placida attesa, in cerca del sole che faccia capolino per cogliere l’attimo.

E sono svelti, appena lo scorgono! Subito ne approfittano per svolgere le attività all’aperto.  Così hanno fatto per il Laboratorio “Facciamo i colori”. Complice una giornata di sole, hanno trasformato l’attesa in energia e con entusiasmo sono usciti all’aperto alla ricerca di colori. Ma si possono fare i colori? Al Centro, sì! L’impulso a creare e a usare i colori dei bambini, se lasciato fluire senza limitazioni di sorta, è completamente naturale, è l’espressione del desiderio di lasciare segni insito in ogni bambino.

Con la potenza della loro creatività e immaginazione hanno realizzato dei disegni con i colori naturali. Così, dei petali di rose sono diventati degli acquerelli, una ciliegia è diventata una casa, un fiore giallo è diventato il sole, la terra è diventata montagne.







I bambini non sono fatti per un mondo senza colore. Sono fatti per donarglielo. E questa volta lo hanno fatto con una tecnica davvero originale e divertente.






martedì 28 maggio 2019

“Facciamo i biglietti, andiamo giù al mercato, curiosiamo, torniamo in tempo per il pranzo, al Centro, con la ciambella per i nostri compagni?”

L. e P., i nostri ragazzi del Centro Diurno per Disabili di Sora “La Casa del Sorriso”, fanno centro e raggiungono gli obiettivi individuati per loro dai rispettivi Piani Assistenziali Individualizzati.


“Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”? No. C’è di mezzo il dimostrare. Quel proverbio si riferisce alle persone che hanno la tendenza a parlare senza costrutto, a fare propositi che poi non vengono mantenuti. Questo post, invece, che ci emoziona particolarmente, è testimonianza di successo.

Ricordate la presentazione da parte degli utenti del Centro Diurno per Disabili di Sora “La Casa del Sorrriso”, gestito dal Consorzio Intesa tramite la propria Cooperativa Consorziata, del Piano Assistenziale Individualizzato (PAI)? Lo strumento principale di lavoro dell’equipe socio-assistenziale che viene realizzato per (e con) l’utente, il documento che sintetizza in un’ottica multidisciplinare le informazioni relative all’utente nelle diverse fasi di valutazione dei bisogni (quindi nell’area delle autonomie primarie, quella relazionale-sociale, quella psicoaffettiva e cognitiva), la definizione degli obiettivi e la predisposizione del pacchetto di interventi, a beneficio dell’assistito, necessari per raggiungere gli obiettivi? Gli interventi sono finalizzati a raggiungere obiettivi di superamento-riduzione di problematiche per garantire la tutela-autonomia dei singoli soggetti: lo sviluppo di capacità, le capacità residue mantenute, la modifica di comportamenti. Bene, missione compiuta.

Le immagini che alleghiamo, parlano. Sono i fermi immagine che ritraggono L. e P., radiosi, tagliare il traguardo che gli obiettivi che i Piani Assistenziali Individualizzati, per loro stesi, prevedevano:  saper gestire una piccola paghetta e  l’utilizzo dei mezzi pubblici in maniera autonoma (quest’ultima è una delle numerose attività calibrate per gli utenti che hanno maggiori autonomie sociali, in prospettiva di un’apertura del Centro verso le attività esterne in collaborazione con le altre realtà del territorio).

Giovedì scorso, giornata di mercato a Sora. Mercato festoso, affollato, vario. Giornata di genuinità di fondo: quella dei venditori, della popolazione locale e dei paesani che escono per passeggiare, curiosare, approvvigionarsi.

L. e P., accompagnati da Bruno e Davide, che svolgono il servizio di volontariato del Servizio Civile Nazionale presso il Centro, hanno acquistato i tickets del bus che collega l’Ospedale SS. Trinità di Sora, adiacente al Centro Diurno Per Disabili, al centro di Sora, ove ha luogo il mercato settimanale. L. e P. hanno timbrato il ticket di andata, fieri, hanno raggiunto in autonomia il mercato e lì, oltre ad acquistare la tipica ciambella di pane del territorio per loro e per i propri compagni, utilizzando correttamente il denaro avuto in gestione, hanno curiosato tra le bancarelle. Tenendo d’occhio l’orologio, ovviamente! Per riprendere puntualmente il bus del ritorno alla fermata: dopo un’ora, l’orario concordato con le operatrici. A dimostrazione della loro consolidata capacità cognitiva spazio-temporale.








Che dire. Ragazzi, siete belli da vedere e il Consorzio è fiero di voi e di chi, con voi, ha collaborato al raggiungimento degli obiettivi. Bravi!






E “Dopo di Noi”? Alla “Casa dei Lillà” si risponde concretamente a una domanda travagliata. Si svolge il futuro.


Il Consorzio Intesa presenta il Servizio di Assistenza Disabili Gravi in Struttura Residenziale-Casa Famiglia “Dopo di Noi”, sita in Cisterna di Latina.


L’accoglienza è una culla inondata di fiori. Non poteva che chiamarsi “Casa dei Lillà” il Servizio di Assistenza Disabili Gravi in Struttura Residenziale-Casa Famiglia “Dopo di Noi”, sita in Cisterna di Latina, gestita dal Consorzio Intesa tramite la Cooperativa Consorziata “Alma Service”. “Dopo di Noi” è il termine col quale i genitori di persone con disabilità indicano il periodo che seguirà alla loro assenza: una domanda che interroga, sostanzialmente, su cosa sarà del congiunto disabile dopo la cura e l’assistenza dei genitori, su chi si prenderà cura dei loro figli in modo adeguato. Una domanda angosciante, che conta su una risposta sicura che supplisca al supporto famigliare. Sono purtroppo, a oggi, ancora poche le strutture che offrano tale tipo di Servizio in Italia e noi siamo fieri di annoverarlo tra i nostri.

Alla “Casa dei Lillà” si svolge il futuro di questi ragazzi. A noi sta molto a cuore, interessa tanto il futuro di questi, anche nostri, ragazzi. Perché è lì che passeranno il resto della loro vita: nel futuro. E alla “ Casa dei Lillà”. Una casa bellissima, abitata da ragazzi altrettanto belli e undici figure professionali altamente qualificate a loro sostegno. Noi ci siamo stati. Verreste con noi? Volete conoscere e dare un caldo benvenuto, su questi schermi, a questa parte della nostra famiglia che, per la prima volta, vi presentiamo?



Ad accompagnarci alla “Casa dei Lillà” è stato lo stesso Presidente della Consorziata “Alma Service”, Mauro Tagliaferri, che ringraziamo. Sempre complesso entrare in casa di qualcuno, per quanto si possa chiedere “È permesso?”. Si ha sempre il timore di invadere un’intimità. Per questo siamo particolarmente grati al Presidente per averci introdotti.


Eravamo attesi e l’accoglienza, da parte delle operatrici in servizio e dei ragazzi, non poteva essere delle migliori: ci hanno aperto la porta di casa loro con il sorriso, fatto “gli onori di casa” mostrandoci gli ampi spazi e le belle stanze di una villa bifamiliare unificata.



Gli utenti che, attualmente, abitano la casa sono otto. Questa volta abbiamo avuto l’opportunità di conoscere K., G., M., E.; mentre R., A., V., R. erano ai Centri Diurni per Disabili che frequentano e ci ripromettiamo di incontrarli e presentarveli nel prossimo appuntamento.

Con K., G., M. ed E. abbiamo svolto insieme un’attività ricreativa, in allegria, complici le operatrici e lo stesso Presidente. Sono molte le attività che i ragazzi svolgono, tutti insieme, in presenza dell’educatrice ma di solito l’appuntamento è per le ore 17:00, quando tutti gli ospiti sono presenti. Ed è proprio per quell’ora che ci ripromettiamo di tornare a trovarli per conoscerli tutti e condividere le loro attività.


Li ringraziamo, intanto, per averci ospitati e averci mostrato il loro luogo del futuro che profuma di forza, delicatezza, sogni, strade mai viste, fiori colorati e stagioni che soffiano giorni nuovi.