Il Metodo Montessori è un sistema educativo sviluppato da Maria Montessori.
Questo metodo è praticato in circa 20.000 scuole in tutto il mondo, al
servizio dei bambini dalla nascita fino a diciotto anni.
La pedagogia montessoriana si basa sull'indipendenza, sulla libertà di
scelta del proprio percorso educativo (entro limiti codificati) e sul
rispetto per il naturale sviluppo fisico, psicologico e sociale del
bambino. I punti caratterizzanti dell'approccio educativo, secondo
quanto codificato dall'Associazione Montessori Internazionale e dalla
Società Americana Montessori (AMS), sono:
- le classi di età mista per fascia di età (0-3, 3-6, 6-12, 12-18), in modo da stimolare la socializzazione, la cooperazione e l'apprendimento tra pari;
- la libera scelta del discente del proprio autonomo percorso educativo (quindi delle attività da svolgere e di quanto tempo dedicare loro), all'interno di una gamma di opzioni predisposte dall'insegnante;
- blocchi orari di lavoro didattico lunghi e senza interruzioni (idealmente di tre ore);
- un'organizzazione delle attività educative predisposte, dei laboratori, degli ambienti e dei materiali didattici a disposizione, che favorisca l'apprendimento per scoperta e per "costruzione" delle conoscenze poste nella zona di sviluppo prossimale di ogni singolo discente (sulla base di un modello psicopedagogico costruttivista);
- il materiale didattico specializzato sviluppato e perfezionato da Maria Montessori e in seguito dai suoi collaboratori, che consente l'apprendimento per scoperta, l'utilizzo raffinato dei sensi, l'autocorrezione.
Quando Maria Montessori ideò il metodo, l'educazione infantile era molto rigida e diversa da quella odierna: i bambini erano costretti in banchi dai quali non potevano muoversi e
l'insegnamento era impartito in modo forzatamente nozionistico. Molte
idee del metodo Montessori, quali ad esempio l'uso di arredamento di
dimensioni adeguate (tutto "a misura di bambino"), oggi risultano
entrate nell'educazione di tutti gli asili materni, e per questo
appaiono oggi banali e non rivoluzionarie come all'epoca. Certi altri
stili e metodi educativi, invece, risultano ancora oggi tipici
esclusivamente del metodo Montessori; ne è un esempio il divieto di dare
voti al bambino o giudicarlo in alcun modo.
In Italia le scuole Montessori esistono ma
sono decisamente meno numerose che altrove e le riforme scolastiche che
si sono succedute hanno allontanato sempre più il modello della scuola
pubblica da quello immaginato dalla Montessori, tuttavia, a partire dal settembre del 2014, a Brescia, è iniziata una sperimentazione del metodo montessoriano in ben undici sezioni di scuola dell’infanzia ed in tre sezioni di nido in scuole paritarie sparse nel territorio.
La diffusione e l’approfondimento del pensiero di Maria Montessori e dell’opera sua e dei suoi allievi sono un punto di
partenza ideale per ripensare la scuola e il modo in cui si auspica essa
formi i cittadini di domani.
A fronte della crescente e preoccupante
diffusione di fenomeni quali discalculia, disgrafia, dislessia, bullismo
e più in generale di un diffuso senso di estraniamento dei bambini
dalla realtà scolastica, spesso vissuta con disagio, è diventato
estremamente importante alimentare un pensiero critico e profondo, farsi
portatori di una riflessione che ponga al centro dell’esperienza
formativa i bisogni del bambino, un dialogo che con partecipata
intelligenza riveli l’esistenza di un altro modo di fare scuola, senza
rinunciare a un’offerta didattica di qualità, ma fornendo al bambino un
approccio alla conoscenza che mantenga intatto il suo amore per il
sapere.
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