Con il Decreto Sicurezza emanato
dal Governo a fronte dell’emergenza Covid-19 ci sono attività che si sono
dovute fermare ed attività e servizi che uno stop non possono permetterselo,
quali ad esempio i servizi di assistenza alla persona perché la cura non
ammette interruzioni. Parliamo di strutture residenziali che ospitano minori, nuclei
madre-bambini, anziani, giovani adulti, persone con problematiche psicosociali,
utenti con patologie psichiatriche. E noi non ci stanchiamo di encomiare le
nostre equipe socio-assistenziali temerarie, composte di operatori che a vario
titolo, su vari fronti, dotati di tutti i dispositivi di sicurezza previsti dal
Decreto e grande professionalità sono rimasti in prima linea a fronteggiare il
rischio dell’emergenza Coronavirus. Oggi la nostra lode va agli operatori ed alle
operatrici che non hanno mai smesso di operare nelle strutture residenziali, in
ambienti e strutture giornalmente sanificate, gestite dal Consorzio Intesa
tramite le Consorziate esecutrici quali la CPA/Casa Famiglia
Linus, La Casa Alloggio per anziani di Magliano Sabina, La Comunità Alloggio
per persone con problematiche Psicosociali di Sora (Aipes-Consorzio per i
Servizi alla Persona), Casa Argentina Altobelli di Roma, gli Appartamenti
Supportati di Roma in cui forniamo assistenza (ASL Roma 2).
Tutti i giorni questi
professionisti seguitano a fare del loro meglio all’interno delle strutture residenziali che
continuano ad erogare i servizi alla persona nel rispetto dei protocolli e
delle procedure a tutela degli ospiti, non solo perché il loro è un dovere deontologico, ma perché
alla fine dei turni di lavoro devono tornare a casa dalle loro famiglie, certi
di non metterle in pericolo. Bisogna ricordare che gli operatori sono persone
normali, che dietro ad ognuno di loro c’è un bambino, un padre, una madre, un
anziano. Siamo orgogliosi di mostrarvi questi uomini e donne che mossi da
un’unica forza motrice, il prendersi cura degli altri, con le doti di competenza,
empatia, capacità di ascolto, altruismo, stanno mettendo in atto nelle
strutture residenziali un tentativo in più: quello di supportare
psicologicamente, per quanto possibile, gli ospiti in un frangente in cui la
normalità ha dovuto lasciare spazio all’inconsueto per i bambini, alla
percezione di un pericolo per i giovani adulti e gli anziani, all’incoscienza del
rischio per le persone con problematiche psicosociali e patologie psichiatriche.
Uno sforzo portato avanti con parole che sanno di poesia e carezze e verità.
Parole che scuotano tutti, rasserenino i bambini, rassicurino i giovani adulti
e gli anziani, ipnotizzino le persone con problematiche psicosociali e
patologie psichiatriche. Parole piene di orizzonti perché #AndràTuttoBene, come
scrivono i nostri operatori e le nostre operatrici, mentre si lasciano scattare
delle foto invitandoci a collaborare alla buona prassi del distanziamento sociale,
restando a casa e contribuendo così ad onorare l’impegno di chi sta lavorando
per i più fragili.
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