Fuori è magnifico. Ragazzi, non
si può restare al Centro! Ci sono l’estate e un mondo lì fuori! Sono dolci,
care e ridenti le estati a Velletri, che invogliano, con il soffio del vento fresco
tipico dei Castelli Romani, i ragazzi del Centro Diurno per Disabili di
Velletri, gestito dal Consorzio Intesa tramite la propria Consorziata, a uscire
dal Centro. “I piedi vanno da sé”, vicino e lontano. Sono i passi a condurli
per primi, loro, ragazzi e operatori, che hanno sempre “camminato” insieme. Il
tempo di arrivare? No. Questa volta l’idea è di “camminare” un posto. “Camminare”
luoghi precisi, nel territorio del Comune di Velletri. Così al Centro, come da
progetto, si è deciso di uscire quotidianamente, affidandosi alla bellezza
della cittadina. Perché c’è bisogno d’incontro, nessuna paura di non riuscire, fuori
dalla struttura del Centro. Fuori si apprende la vita, “camminando” si
conoscono le persone, si sanano i pensieri, s’incontrano opportunità di svago
ma anche situazioni educative e stimolanti.
Escono fianco a fianco, ragazzi e
operatori. L’amicizia e la cura hanno tante posizioni ed è possibile che questa
sia la prima. E se le gambe sono stanche, si “cammina” con il cuore. E ci si
rifocilla consumando una piacevole colazione.
Oggi condividiamo con voi le
prime due uscite degli utenti che avvengono a piccoli gruppi ma contemplando
tutti gli utenti, in modo che ogni ragazzo abbia la possibilità di sviluppare
al meglio le proprie autonomie.
La prima uscita ha avuto luogo
presso la “Fonte Santa Maria dell’Orto”, parco e grande polmone cittadino. Tra
i pini secolari i ragazzi hanno inspirato ed espirato profondamente, approfittando
per fare un po’ di esercizio fisico e saggiato una storia importante, fatta di
religione e turismo. E la fonte, dalle cinque lunghe canne che contraddistinguono
l’antica Fonte di Santa Maria dell’Orto, ormai quasi a secco da anni, che fu
celebre in tutta la penisola.
La seconda uscita ha avuto luogo
presso la “Casa delle Culture e della Musica”. La struttura, sorta con la
ristrutturazione del seicentesco Convento del Carmine, è aperta ed accessibile
al pubblico dopo anni di abbandono. Al suo interno, gli ambienti principali
sono costituiti da una sala conferenze, la nuova biblioteca comunale al piano
superiore e da un auditorium realizzato nell’edificio che anticamente ospitava
la chiesa del Convento. Il tutto è contornato da un bel chiostro interno e da un
giardino esterno. Gli ambienti presentano elementi contemporanei nella cornice
antica tipica dell’antico convento seicentesco, del quale rimangono le mura, le
colonne e altri elementi architettonici di spicco, ma soprattutto gli affreschi
originali dell’epoca. I ragazzi hanno avuto la possibilità di godere di cotanta
beltà, hanno dimostrato di avere occhi per tutto ciò. Entusiasti hanno
consultato i testi della biblioteca, sfogliando le pagine con dolcezza. E in
ossequiosa presenza hanno goduto dell’atmosfera mistica del chiostro interno.
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