La fede è faccenda di tenerezza e
sensibilità. Leggendo i Vangeli si apprende che la fede, prima di essere
praticata, è donata dall’incontro con Gesù; è un bisogno di guarigione ma ancor
prima di amore e di liberazione. Grande entusiasmo e commozione, giovedì 20 febbraio,
al Centro Diurno per Disabili “Percorsi” di Arpino, gestito dal Consorzio
Intesa tramite la Consorziata esecutrice, per la visita pastorale del Vescovo,
Sua Eccellenza Gerardo Antonazzo. Ad accompagnare in visita Sua Eccellenza è
stato Don Antonio, Parroco di Arpino. Ad accogliere l’attesissima visita al
Centro, alla presenza del Vicesindaco di Arpino Massimo Sera e del Presidente
del Consorzio Intesa Silvio Reale, gli utenti, le operatrici, le famiglie degli
utenti. Un momento di annuncio per tutti al Centro, casa accogliente che include
i più fragili, rendendoli destinatari in un giorno memorabile del messaggio
evangelico e protagonisti nel loro cammino di fede.
Dopo il Suo arrivo, Sua
Eccellenza ha salutato, parlato con ogni utente, coinvolto tutti in una
preghiera, elargito parole di conforto ai familiari presenti. Quella di giovedì
20 al Centro è stata una mattinata all’insegna della partecipazione davvero attiva
degli utenti, in cui le loro attese, speranze, gioie, buonumore, dolcezza hanno
trovato le parole e i gesti giusti, pur nella riduzione del vocabolario, per
scaturire dal cuore e dirigersi dritti a quello di Sua Eccellenza e dei
presenti.
A pensare all’ornato dell’eloquio
per rivolgere a nome di tutti i ragazzi a Sua Eccellenza un piccolo discorso sulla
presentazione del Centro e di ringraziamento è stato Simone. Simone, dalla dolcezza
connaturale, la cui limpidezza del cuore gli si legge negli occhi chiari e nel
sorriso che illumina il suo volto, nelle parole forbite scandite piano piano,
che arrivano addosso come una carezza. L’atmosfera di festa e di gioia è stata
allietata anche da un piccolo buffet, un momento conviviale prima del congedo
di Sua Eccellenza Gerardo Antonazzo, che continuerà ad essere vicino ai ragazzi
con la preghiera.