lunedì 26 novembre 2018

“Il più grande segno di successo per un insegnante è poter dire: i bambini stanno lavorando come se io non esistessi”, diceva Maria Montessori. E’ questa la sfida quotidiana dell’Asilo Nido “Mariangela Furone”.



Passato il tempo degli inserimenti, l’Asilo Nido “Mariangela Furone” gestito dal Consorzio Intesa è pronto a riaprici le porte con la sua nuova numerosa squadra: ben 58 bambini. La voglia di tornare a trovarli era tanta.
Ad accoglierci per prima è la sezione dei bambini “medi”. L’attività strutturata di oggi è l’adorato “gioco euristico”, che consiste nel presentare ai bimbi una serie di oggetti di diversa forma, consistenza, materiale, lasciando che i piccoli li esplorino come vogliono, senza l’intervento delle educatrici che sono solo osservatrici. I bambini entrano in una stanza priva di qualsiasi altro stimolo, gli oggetti sono in sacche neutre che celano il contenuto. Non esiste una risoluzione ‘giusta’ o ‘sbagliata’ del gioco, il materiale si può utilizzare in qualsiasi modo e l’unico limite di un’azione deriva dalla natura stessa dell’oggetto - ad esempio se il piccolo cerca di far entrare una molletta in un bottone. L’attività stimola tutti i sensi, arricchendo la conoscenza del mondo che li circonda. 
Per la sezione dei “grandi”, invece, oggi sono stati pensati dei “palloncini multisensoriali”. Gli elementi a disposizione sono palloncini bianchi, diversi materiali naturali (ceci, lenticchie, mais), acqua e tanto fiato… Delle educatrici! I bambini con molta abilità manipolano i minuscoli materiali, riescono ad inserirli nei palloncini e con l’aiuto delle educatrici li gonfiano e riempiono di acqua! Poi vengono invitati ad ascoltare i suoni e rumori che si riproducono agitando i palloncini pieni, a vedere i colori degli elementi all’interno. E… Liberamente giocare con i palloncini. Pochi palloncini, per condividerli nel gioco e nella gioia con gli altri bambini, nel rispetto del proprio turno.
Infine, la sezione dei “piccoli”. Per loro, un’attività propedeutica per quello che faranno durante l’anno: “piccoli travasi”. Oggi ognuno ha il proprio vassoio con gli elementi con cui operare: un mandarino di cui manipolare la buccia ed una barchetta in cui depositare le bucce del frutto da assaporare. 
Stupiti, ancora una volta, dall’armonia, la ludicità, l’originalità, la professionalità che questo esemplare nido in linea con la pedagogia montessoriana riesce sempre ad emanare, vi diamo appuntamento alla prossima emozione. 

venerdì 23 novembre 2018

Preparativi in corso per il presepe artistico del “Centro Diurno Percorsi” e l’avvento “provvidenziale” di Suor Melania.


L’iconica rappresentazione della nascita di Gesù Cristo è uno dei simboli più tradizionali al mondo e nelle case italiane c’è quasi sempre un presepe illuminato per rendere l’atmosfera natalizia più magica. Il “Centro Diurno Percorsi” di Arpino ne produce uno i cui artigiani sono gli utenti del Centro, coadiuvati dalle operatrici. Anche quest’anno, dall’8 dicembre, il presepe verrà esposto presso Palazzo Boncompagni in Piazza Municipio (Arpino) per la sesta edizione della Mostra dei Presepi Artistici. Presepi Artistici, sì. Oggi visitiamo il Centro, dove il presepe è in allestimento: una struttura realizzata con polistirolo e gesso, materiali riciclati e colori a tempera. Ad illustrarcelo, con gli altri, c’è Simone, l’artista del gruppo. Simone ama l’arte, crea, e se gli si chiede cosa sia l’arte per lui risponde: “E’ passione, fascino e tanta eleganza”.
A rendere mistica, bella ed emozionante questa giornata è stato, di più, l’arrivo totalmente inaspettato di Suor Melania. Suor Melania risiede presso la “Casa di Preghiera dell’Arco” di Arpino. E’ stata trasferita da poco tempo qui, non conosceva il Centro gestito dal Consorzio Intesa. Lo ha incontrato come una viandante: camminando. Portando il suo messaggio di pace e speranza, compiendo quella che dice essere la sua missione: andare per strada a scoprire le famiglie ed i poveri. Da quando ha incontrato questa “famiglia”, la visita con puntualità. Si era congedata l’ultima volta con la promessa di portare “Il Bambinello”. “Provvidenza” ha voluto che arrivasse proprio in questa giornata, mettendo non solo gli utenti del Centro nella condizione di bellezza di godere della sua venuta ma anche noi nella condizione di potervela raccontare. Suor Melania conserva un Bambino di Betlemme, che le è stato donato, come una reliquia, velato da un fazzoletto benedetto a Lourdes. Ne ha cura. Lei va e lo porta nelle famiglie, a domicilio, perché Gesù è nato in una famiglia, una famiglia proprio come questo Centro, in una umanità bella. E non è stato un caso. Lo svela, lo mostra agli utenti che lo guardano con tanta gioia ed adorazione. Poi, tutti insieme ed in cerchio, l’intonazione di “Tu scendi dalle stelle”, una preghiera ed una benedizione in onore del Divino Bambino di Betlemme perché porti speranza. Pace. E gioia.
Quasi Natale.

giovedì 15 novembre 2018

Ascoltare per leggere. Primo ambizioso appuntamento dei bambini dell’ Asilo Nido “L’Ape Maia”, gestito dal Consorzio Intesa, del Progetto “Letture in Gioco al Nido”.



A settembre vi avevamo presentato, in occasione della “Festa dell’Accoglienza”, il Progetto “Letture in Gioco al Nido”, in collaborazione con Davide Fishanger, all’Asilo Nido “L’Ape Maia” di Monte San Giovanni Campano. Oggi vogliamo raccontarvi il primo della serie di incontri del progetto, che si è svolto  il 14 novembre.

I bambini e le educatrici aspettano Davide, si raccolgono intorno al “cantastorie” che torna con i suoi strumenti: chitarra, libri colorati ed una voce per animarli. Davide è maestro nel creare l’atmosfera giusta. E come stringersi di più se non con una canzoncina che dà il via all’incontro odierno e fa: “Un gruppo di amici noi siamo, un gruppo di gente perbene, la gioia e il sorriso vi offriamo, insieme camminiamo! Venite con noi, cantate con noi, felici noi saremo. Oh, Oh!”.

Poi, si comincia con i libri: “Il libro delle facce buffe”, un libro che attraverso la storia dell’incontro tra un orso ed un bambino illustra la faccia felice, la faccia sorpresa, la faccia triste, la faccia arrabbiata, la faccia cattiva e la faccia preoccupata, mentre Davide le mima. L’ultima pagina rivela uno specchio che riflette le facce dei bambini. Risa e tante facce per imparare e conoscere e riconoscere le espressioni delle emozioni. Un selfie di gruppo nello specchietto e via con un’altra canzone! “La canzone dei colori”, per dire che si è felici quando nel mondo ci sono tanti colori: “I colori son figli del sole, il vestito di tutti i fiori, son la gioia di ogni pittore, il riposo degli occhi e del cuore”.

E’ la volta del secondo libro e questa volta, canticchiando, dell’orso si va a caccia! Per imparare a conoscere: i rumori. Si incontra l’erba frusciante, un fiume, il fango denso e limaccioso, un bosco buio e fitto, una tempesta di neve, una caverna ed i rumori che in essi si producono.
Un intermezzo con l’intonazione de “La vecchia fattoria”, nelle cui strofe Davide riesce ad inserire, in rima, anche i bambini dell’asilo e poi ancora un libro. Un libro per far magie. Un puntino giallo, tante piccole dita per schiacciare, il puntino giallo che toccato cambia numero, disposizione, colore. E poi torna uno. E giallo. Magia.

A conclusione una canzoncina per dire che questo gruppo di piccoli amici oggi è andato a caccia  di storie, di fiabe e leggende. Di sogni. Per non far morire l’immaginazione e per scoprire il gusto di ascoltarsi ancora.


venerdì 9 novembre 2018

Palloncini: simboli di colore, speranza, gioia, leggerezza, festa, libertà. Questi gli “ingredienti” che gli utenti dei Centri Diurni per Disabili “Percorsi” e “Casa del Sorriso” mettono nel loro contributo alla realizzazione dei palloncini Ge.Ma.R. SRL.



Quanti palloncini ci vogliono per far volare un sogno? Tanti. Dal 2015 i Centri Diurni per Disabili “Percorsi” di Arpino e “Casa del Sorriso” di Sora hanno instaurato rapporti collaborativi con un’azienda internazionale leader nella produzione di palloncini di gomma, la “Ge.Ma.R S.r.l.”, sita a Casalvieri, Fr. L’idea progettuale, tutt'ora in essere ed attiva, è nata a seguito del progetto “Percorsi Solidali” finalizzato all'inclusione sociale e lavorativa dei ragazzi diversamente abili ospiti delle strutture e all'apertura dei Centri Diurni per Disabili al mondo imprenditoriale territoriale al fine di eliminare forme di pregiudizio e sfatare  l’idea sull'improduttività delle persone con difficoltà psico-cognitive e motorie e creare una rete di partenariato con Enti e aziende non operanti prettamente nel sociale. Questi gli obiettivi alla base della collaborazione intrapresa tra “Ge Ma.R” e i due Centri Diurni gestiti dal Consorzio Intesa.

Gli utenti dei Centri Diurni sono i protagonisti delle attività manipolative, i quali, sulla base di ogni singola potenzialità, fanno parte di un vero e proprio lavoro a catena volto allo sviluppo di particolari e specifiche competenze lavorative. A partire dalle competenze degli utenti e di uno studio dell’impegno richiesto, vengono loro assegnati i compiti necessari per un sinergico lavoro di gruppo integrato e ben coordinato. Il confezionamento e l’imballaggio dei palloncini favorisce il raggiungimento di finalità formative per gli ospiti della struttura quali: potenziare le abilità fino-motorie, migliorare la coordinazione visivo-manuale, consolidare concetti cognitivi quali grandezze, colori e quantità, rinforzare i legami interpersonali, apprendere il lavoro di gruppo e a catena e aumentare il grado di fiducia nelle proprie capacità. Ciò consente ai Centri di aprirsi nei confronti della realtà esterna, di prevedere attività laboratoriali tipiche del mondo del lavoro, stanziare i fondi raccolti tramite tale laboratorio in altri percorsi altrettanto formativi e l’acquisto di materiale vario.

martedì 6 novembre 2018

La sfida multisensoriale del Centro Diurno per disabili “Percorsi”: il libro tattile. Un modo per consentire alle mani di immaginare.



Il Centro Diurno per disabili “Percorsi” promuove anche quest’anno il progetto del “libro tattile”. Il libro tattile è uno speciale strumento di lavoro che permette a soggetti con disabilità di poter conoscere il mondo attraverso l’arte del manipolare, toccare e sperimentare azioni diverse che migliorino il “Saper Fare” oltre al “Saper Essere” dell’utente. Caratterizzati da una copertina rigida, una rilegatura che permetta l’ampia apertura orizzontale delle pagine, realizzati a mano da un lavoro di gruppo con materiale vario e colorato di cancelleria (stoffe di pannolenci, bottoni, cerniere, ago e filo, materiale di scarto, elementi della natura, macchina da cucire, forbici), i libri tattili sono libri che amano essere toccati, sfiorati, accarezzati da mani curiose, alla ricerca di emozioni nuove, fatte non solo di colori ma anche di magici puntini e di immagini a rilievo.

Tale laboratorio, con un’attività originale e divertente, ha la duplice funzione di rendere gli utenti del Centro protagonisti attivi del processo creativo. Attraverso l’arte del disegnare, ritagliare, pitturare, e incollare, viene favorito il potenziamento di diverse aree funzionali, quali l’area motorio-prassica, comunicativa, neuropsicologica, sensopercettiva e relazionale con vari obiettivi, come quello di migliorare le abilità fino-motorie, sviluppare la coordinazione oculo-manuale, stimolare la produzione e la comprensione della comunicazione non verbale, promuovere lo sviluppo del pensiero divergente. Al contempo gli utenti possono usufruire dello strumento da loro stessi realizzato ma anche sviluppare un forte senso di responsabilità ed utilità, in quanto sono a conoscenza della destinazione ultima della loro creazione, ossia l’educazione multisensoriale di altre persone con disabilità.

giovedì 1 novembre 2018

“Dolcetto o scherzetto”?! Happy Halloween!!! Una giornata da brivido all’Asilo Nido “L’Ape Maia”.



La notte che precede la festa di tutti i Santi è, per i Paesi di origine anglosassone, una notte molto speciale. Ovunque è un fiorire di dolcetti e decorazioni divertenti. Come non esserne attratti, grandi e piccoli? I bambini hanno una naturale attrazione per la magia e il mistero e, se opportunamente guidati a interpretare questa “festa”, possono viverla in un modo positivo. E’ quanto ha fatto ieri con una giornata dedicata e riuscitissima l’Asilo Nido “L’Ape Maia” gestito dal Consorzio Intesa.

A “stregare” è stato il tocco magico del team delle educatrici che, mascherate a tema, hanno addobbato con zucche, ragnatele, mantelli, bacchette e cappelli da streghe l’Asilo Nido. Ad animarlo, insieme, le educatrici e tutte le piccole Apine-mascherine del Nido. E sì, perché le Apine erano tutte vestite a festa! Un po’ di balli e canti per aprire le danze e… “Che la festa abbia inizio!”. Un po’ di colore non poteva mancare. Così, tutti a giocare al “truccabimbi”. Le braccia dei bambini, sorridenti e curiosi, tese a cercare le mani sapienti delle educatrici, per farsi disegnare ragni, mele avvelenate, pipistrelli, zucche e fantasmini! Poi mani in pasta per la realizzazione di dolcetti con ingredienti magici per una merenda super da degustare, dopo le ninne! E ancora, il pranzo. “Nonna Pina” ed il Nido non potevano non predisporre un menù da urlo! Per cominciare: risotto di zucca stregata! Poi, ossicini di vampiro e fantasmini di patate. E per chiudere in dolcezza: biscotti velenosi.

Come poter aver paura con un’atmosfera così misteriosa eppur rassicurante? Le feste sono fatte per essere festeggiate. Ed il Nido ha onorato anche questa, con sapienza e maestria. E’ entrato nello spirito di Halloween per godere della sua atmosfera e magia e per uscirne con grandi risa ma soprattutto per esorcizzare le piccole paure. Perché, come insegna G. K. Chesterton “Le fiabe non raccontano ai bambini che i draghi esistono. I bambini sanno già che i draghi esistono. Le fiabe raccontano ai bambini che i draghi possono essere sconfitti”. Ora tutti a casa, con in mano un sacchetto tipico del “dolcetto o scherzetto”, offerto dal Nido, e pronti ad affrontare una notte da brividi! Senza paura.