domenica 31 marzo 2019

“Genitori positivi per figli forti”.


Incontri di sensibilizzazione, confronto e sostegno alla genitorialità presso il Centro Socio Assistenziale “Il Veliero” di Ponza.




Il 29 marzo presso il Centro Socio Assistenziale “Il Veliero” di Ponza, gestito dalla Cooperativa “Sostegno” con il Consorzio Intesa, si è tenuto il secondo, di tre incontri previsti, “Genitori positivi per figli forti”. “Genitori positivi per figli forti” è una serie di incontri di  sensibilizzazione, confronto e sostegno alla genitorialità ed è parte di un progetto distrettuale che offre l’opportunità di avere un servizio aggiuntivo sull'isola che si chiama '' Minori sul territorio'', gestito dal Consorzio di Cooperative Sociali “Nestore”. Il progetto è destinato ai minori, genitori e insegnanti delle scuole dell'infanzia, primaria e secondaria di I grado. Esso prevede la presenza di una psicologa che ogni 15 giorni si reca sull'isola e, nello specifico, nelle scuole per incontri con gli alunni, in classe, su varie tematiche. È previsto inoltre uno sportello di ascolto, su richiesta, per alunni, genitori e insegnanti. Per gli insegnanti sono previsti anche incontri di formazione. Il tutto, presso il Centro Socio Assistenziale “Il Veliero”.

La Psicologa inserita in questo progetto e che si è occupata ed occuperà degli incontri “Genitori positivi per figli forti” è la Dott.ssa Monica Iandolo (Psicologa anche del progetto “L'uomo non è un'isola” del Centro Diurno “Il Veliero”, progetto coordinato dalla Responsabile de “Il Veliero” e Assistente Sociale Dott.ssa  Stefania Maria Grazia Bucalo).

Quanto emerso dall’appuntamento è che fare il genitore non è un compito semplice e non esiste un prototipo di genitore perfetto per cui si possa dire “Sto facendo tutto bene o sto sbagliando tutto”. La prima responsabilità di ogni genitore è esserci per i propri figli, in modo incondizionato, con un amore in grado di sconfiggere qualsiasi cosa. Un genitore che sia una guida autorevole e non autoritaria. Il riuscito e partecipato ritrovo ha permesso di aiutare i genitori a capire come gestire alcune situazioni particolari nel rapporto con i propri figli, a trovare la soluzione più giusta evitando frustrazioni, ansie o paure. Questa è la sfida per conciliare le esigenze e i ruoli di tutti, mantenendo la crescita dei bambini armonica e felice. Dall'infanzia alla pubertà, lo sforzo dovrebbe essere la capacità di riuscire a intuire, di volta in volta, le nuove e diverse esigenze dei figli e riuscire a soddisfarle insieme. Un comportamento adeguato da parte del genitore alle esigenze specifiche dell'età del figlio, produce unicamente effetti a catena positivi. Avere un dialogo aperto e sincero con i figli, aumentando il loro rispetto, rendendoli felici e migliorando il clima familiare. Ascoltare, dare fiducia e responsabilità, dare il buon esempio, incoraggiare. Questi i suggerimenti.

Grande la soddisfazione del Responsabile Servizi Sociali di Ponza, Giuseppe Mazzella. Gli incontri che si stanno svolgendo presso il Centro Socio Assistenziale “Il Veliero” hanno l’obiettivo di mettere a conoscenza la popolazione dell’isola che i Servizi Sociali sono attivi sul territorio e che vi è presente uno staff multidisciplinare sempre pronto a dare delle risposte ai bisogni delle persone.

giovedì 28 marzo 2019

Musicoterapia improvvisata. No!!! Non in quel senso. Tutt’altro che improvvisata. Mirata. Leggete e vi spiegheremo il perché.


Al Laboratorio di Musicoterapia con i ragazzi del Centro Diurno per Disabili “Percorsi”.




Anche quest’anno al Centro Diurno per Disabili “Percorsi” di Arpino, gestito dalla Cooperativa “Phantasia” con il Consorzio Intesa, non poteva non esser contemplato il laboratorio di Musicoterapia.
Oggi vi portiamo ad uno degli incontri del laboratorio. Ci accolgono i ragazzi e le operatrici con l’affetto di sempre ma loro ve li abbiamo presentati, li conoscete. Prima di portarvi con noi nel vivo di questo sonoro incontro, vogliamo presentarvi il Maestro Giampiero Carollo, che con loro ci aspetta. Giampiero, nell’alta professionalità ed umiltà che lo distinguono, si presta ad una piccola intervista per presentarsi e spiegarci cosa sia davvero la Musicoterapia.




-Giampiero, vorresti presentarti?
-Assolutamente. Giampiero, Musicoterapeuta. Iscritto al Conservatorio “V. Bellini” di Palermo all’età di 13 anni, ho conseguito la licenza di solfeggio e il compimento inferiore di pianoforte in quattro anni. Mi sono immmatricolato presso il Triennio Sperimentale di Pianoforte dello stesso Conservatorio di Musica. Concluso il Triennio di I Livello, mi sono iscritto al “Corso Quadriennale di Musicoterapia di Assisi”. Successivamente, mi sono immatricolato presso il Conservatorio “A. Casella” di l’Aquila frequentando il “Biennio di Specializzazione in Musicoterapia”, diplomandomi con il massimo dei voti. Da 7 anni lavoro con tutte le fasce d’età, tantissime esperienze lavorative e numerosi progetti.

-Potresti spiegarci in cosa consiste la Musicoterapia ed in che modo la applichi qui al Centro con i nostri utenti?
-"La musicoterapia è l'uso della musica e/o degli elementi musicali (suono, ritmo, melodia e armonia) da parte di un musicoterapeuta qualificato, con un singolo o un gruppo, in un processo atto a facilitare e favorire la comunicazione, la relazione, l'apprendimento, la motricità, l'espressione, l'organizzazione e altri rilevanti obiettivi terapeutici, al fine di soddisfare le sue necessità fisiche, emozionali, mentali, sociali e cognitive. La musicoterapia mira a sviluppare le funzioni potenziali e/o residue dell'individuo in modo tale che esso possa meglio realizzare l'integrazione intra e interpersonale".  Io faccio un modello musicoterapeutico improvvisativo (dove si suona) ma c’è anche il recettivo (dove si propongono ascolti). La Musicoterapia improvvisativa è una metodologia scientifica che si propone di instaurare una relazione terapeutica stabile tra terapeuta e paziente attraverso il "suonare insieme". Il paziente non deve possedere determinate capacità musicali. L'obiettivo, infatti, non è quello di fare musica seguendo un'estetica, ma quello di relazionarsi attraverso il suono, il che si può tradurre in musica ma anche in produzioni sonore aleatorie (es. rumori di percussioni casuali). Tutto ciò avviene attraverso la manipolazione di strumenti musicali appartenenti soprattutto allo strumentario Orff (che include tamburelli, metallofoni, xilofoni, ovetti, maracas, etc...). Il metodo si rivela particolarmente efficace di fronte a una determinata sintomatologia inerente le capacità relazionali (es. attenzione, memoria, tono ansioso, tono dell'umore) che è comune a diverse diagnosi. Quello che vado a fare, qui al Centro, è lavorare attraverso la relazione che si crea suonando insieme, sviluppando un ambito ludico e piacevole. Il laboratorio di musicoterapia, qui, a volte, sfocia sul musicale. La musica, sostanzialmente, la scelgo sulla base del loro ISO. Se mi seguite in aula, vi mostro praticamente quanto vi ho detto.


Seguiamo Giampiero che imbraccia la fisarmonica e distribuisce ai ragazzi tamburelli, metallofoni, xilofoni, ovetti, maracas. Giampiero fa partire delle canzoni e i ragazzi, sulle note di “Let’s twist again”, “Guarda come dondolo”, “L’Alligalli”, “Felicità”, “Il gatto e la volpe” , suonano gli strumenti a ritmo di musica, cantano. Sono le canzoni che conoscono e amano e la voglia di animarle è sorprendente. I ragazzi amano la musica “popolare”. Il Maestro lo ha capito ed è stato questo il “segreto” del successo del lavoro che riesce a fare con loro. I ragazzi sorridono, tanto. Uno per tutti, il sorriso di Italo. Italo adora la fisarmonica, quando sente suonare quella di Giampiero, non sta più nella pelle. Diventa bello, ancora più bello. E belli tutti, a suon di musica.








martedì 26 marzo 2019

Come la immaginereste una festa in onore della stagione che rappresenta la rinascita?


All’Asilo Nido “L’Ape Maia”, le nostre “apine” e le educatrici sono riuscite a dipingere “letteralmente” un quadro. Ci hanno messo dentro un laboratorio di giardinaggio con i genitori, un appuntamento con il progetto “Letture in gioco al Nido”, un picnic ed un fiore.



“E’ che dietro le cose ci sei tu, Primavera, che incominci a scrivere nell’umidità, con dita di bambina giocherellona, il delirante alfabeto del tempo che ritorna”. Scegliamo queste parole sempreverdi e verticali di Pablo Neruda per esprimere l’omaggio che, sabato 23 marzo, l’Asilo Nido Comunale “L’Ape Maia”, gestito dalla Cooperativa “Girasole” con il Consorzio Intesa, ha riservato alla primavera entrante.




Come la immaginereste una festa in onore della stagione che rappresenta la rinascita? All’Asilo Nido “L’Ape Maia”, le nostre “apine” e le educatrici sono riuscite a dipingere “letteralmente” un quadro.  C’era proprio tutto: un cielo azzurro e terso, un sole tiepido a scaldare gli animi, palloncini, festoni e, soprattutto, un giardino pronto ad accogliere la tanto attesa “festeggiata”… Perché è lì, all’esterno, nei prati, nell’aria, con i suoi colori e profumi che si manifesta. Quanto l’hanno attesa i bambini questa stagione, per poter giocare liberi all’aperto, scorgere le rondinelle, cogliere una margherita, godere la bellezza degli alberi in fiore? Tanto. E tutta questa voglia e le loro energie i bambini le hanno “incanalate” nella realizzazione di una bellissima celebrazione che ha visto anche la presenza e partecipazione dei genitori.








Ma andiamo per ordine. Ad allestire a festa il giardino dell’Asilo, in attesa dell’arrivo dei bambini con i loro cari, hanno provveduto le laboriose educatrici che, nei giorni precedenti, hanno procurato terra, piantine fiorite ed aromatiche,  materiale da giardinaggio e realizzato, in un laboratorio con i bambini, dei piccoli “vagoni” (cassette in legno) colorati con tanto di rotelle applicate, predisposti per dare vita all’attività “Giardiniere per un giorno”. Presto i bambini entusiasti, affiancati dai loro genitori e dalle educatrici, hanno realizzato un vero e proprio trenino fiorito, che ha reso bello e colorato il giardino di questi bambini! Le nostre “apine” dovranno essere brave ora, dopo aver imparato a “piantare un fiore”, ad averne cura. Per imparare il segreto della cura e per poterne succhiare il nettare che amano tanto.







A seguire, tutti raccolti intorno a Davide Fischanger per un altro appuntamento del progetto “Letture in gioco al Nido”. Non servono presentazioni per introdurre Davide, il nostro “cantastorie” eccezionale. Davide ha accompagnato l’Asilo Nido, con il laboratorio, durante l’autunno e l’inverno. Non poteva certo mancare in occasione del benvenuto alla primavera… Lui, che con il suo sorriso, il suo entusiasmo, i suoi libri e storie ha portato la luce all’Asilo anche quando il tempo non era gentile. Attesissimo, Davide, da grandi e piccini. Con due storie animate ha incantato e coinvolto: la prima (“Il piccolo seme”) ad insegnare il ciclo vitale della natura, il sentimento del coraggio e la curiosità, la seconda (“Io vado”) ad insegnare che quando si fa qualcosa per la prima volta è come se si facesse un lungo viaggio. Poi, chitarra in mano e l’intonazione di una canzone, in rima, per salutare, e coinvolgere nel ritornello “Popom popom popom popompo”, l’allegra compagnia. Un momento autentico. Felice.





Come poteva concludersi la festa se non con un picnic per assaporare nell’atmosfera, ormai caldissima, le bontà, portate dai genitori, da degustare insieme? Una splendida giornata. In ricordo, un fiorellino realizzato in carta e materiali di riciclo dai bambini con le educatrici, da portare a casa. Che beltà. Benvenuta, primavera.
















giovedì 21 marzo 2019

Il 27 marzo avrà luogo a Ponza il seminario “GAME OVER: quando il gioco diventa patologico. Ludopatia e nuove dipendenze”.


Il seminario è promosso dal Consorzio Intesa con il patrocinio del Comune di Ponza.




Il 27 marzo, presso la Sala Consiliare di Via Parata, Ponza, dalle ore 9:00 alle ore 12:30, avrà luogo il seminario “GAME OVER: quando il gioco diventa patologico. Ludopatia e nuove dipendenze”, promosso dal Consorzio Intesa con il patrocinio del Comune di Ponza.

La prima parte del seminario sarà dedicata all’esplorazione del gioco d'azzardo patologico, definito anche ludopatia, una malattia che si sta diffondendo a macchia d’olio. Il Ministero della Salute indica la ludopatia come “l’incapacità di resistere all’impulso di giocare d’azzardo o di fare scommesse, nonostante l’individuo che ne è affetto sia consapevole che questo possa portare a gravi conseguenze”. Quando si parla di dipendenza dal gioco d’azzardo non si registrano mai buone notizie, dai mass media come dalle esperienze personali. Per i giocatori compulsivi solo macerie, storie di solitudine e disperazione, a vantaggio di un’industria malsana. Vite spezzate dal gioco.

La seconda parte del seminario si proporrà come momento di conoscenza e confronto circa l’evoluzione di tutte le nuove forme di dipendenza, definite “New Addictions”. Negli ultimi anni si è assistito ad un’enorme diffusione di dipendenze comportamentali. Un nuovo numeroso e variegato gruppo di dipendenze sociali o legali, classificabili nella definizione delle “nuove dipendenze”, tra cui la ludopatia: dipendenze tecnologiche, dipendenze da telefonino, dipendenze da videogiochi, dipendenza da internet e dal sesso virtuale, shopping compulsivo, dipendenze relazionali.  Attraverso soprattutto le esperienze tecnologiche virtuali si ha il trionfo della volontà di potenza del soggetto-protagonista, che, nelle fantasie degli scenari e nell’iperstimolazione sensoriale, perde ogni limite e percepisce il tutto come permesso e possibile, superando così momentaneamente i propri disagi interiori. Le dipendenze conducono ad un ritiro dalla vita sociale e relazionale.

La giornata si pone come obiettivo quello di fornire giusti strumenti funzionali al riconoscimento di elementi cognitivi, emotivi e comportamentali che si instaurano nelle dinamiche delle dipendenze e come momento di confronto circa l’evoluzione di tali dinamiche.

Alle ore 09:15, i Saluti Istituzionali e l’apertura dei lavori con il Prof. Francesco Ferraiuolo, Sindaco di Ponza.  L’incontro sarà moderato dal Prof. Maurizio Loreto Ottaviani, Docente Universitario. Parteciperà Giuseppe Mazzella, Responsabile dei Servizi Sociali del Comune di Ponza, e interverrà la Dott.ssa Stefania Maria Grazia Bucalo, Assistente Sociale del Comune di Ponza e Responsabile del Centro Socio Assistenziale “Il Veliero”. A seguire, “Norme e leggi che regolano il gioco d’azzardo e rischi delle attività pubbliche” a cura delle Forze dell’Ordine: Guardia di Finanza e Carabinieri di Ponza. Successivamente, “Gioco d’azzardo patologico: fattori di rischio, correlazione con il sopraindebitamento e trattamento” con la Dott.ssa Daniela Costantini, Psicoterapeuta e Presidente Associazione Frosinone Antiusura. Poi, l’intervento su “Gioco d’azzardo e prevenzione” con il Dott. Armando Caringi, Presidente Associazione “Il Faro” di Sora. Parteciperanno i docenti e gli alunni delle scuole secondarie di primo e secondo grado. In conclusione, la discussione in plenaria, con testimonianze dei docenti, Servizi Sociali e Associazioni del territorio. 

Quattro Asili Nido, tante idee, un unico obiettivo: omaggiare una delle prime cose belle che si abbia dalla vita. Il tuo sorriso giovane, tu papà.




Ci eravamo dati appuntamento ad oggi per raccontarvi come i bambini dei nostri Asili Nido abbiano omaggiato i loro papà, il 19 marzo! Tempo di reperire le loro intraprendenze ed eccoci qua. Vogliamo, o no, condividere insieme le loro belle iniziative?! Ricordiamoci, sempre, che la felicità è reale solo quando condivisa! Dunque… Condividiamo!!!



Cominciamo dall’Asilo Nido Comunale “Trilly” di Broccostella, gestito dalla Cooperativa “Ambra” con il Consorzio Intesa! I bambini, coadiuvati dalle educatrici, hanno realizzato su un maxi cartellone un camioncino carico di carezze e coccole per i loro papà! “Il camioncino ha portato al domicilio di ogni papà le carezze dei propri cuccioli”, realizzate imprimendo le piccole manine su colori a tempera. Un camioncino davvero speciale… Ha recapitato ogni singola carezza! Ed a tempo di record! Roba da far “invidia” ad un Pony Express!


















Continuiamo con l’Asilo Nido Comunale “Il Piccolo Principe” di Pico, gestito dalla Cooperativa “Giulia” con il Consorzio Intesa. Questi pargoletti hanno realizzato, sempre coadiuvati dalle educatrici, dei cuori dalle braccia aperte “to the moon and back” recitanti: “Ti voglio bene papà!”. Il tutto su cartoncino, decorato con la tecnica del decoupage.


Passiamo all’Asilo Nido Comunale “Mariangela Furone” di Fonte Nuova. Qui le nostre eccellenti educatrici hanno pensato alla realizzazione di un regalino, per il papà, nella classe dei grandi e dei medio-grandi. I bambini più grandi, amanti dei supereroi, colorata della pasta ed un rotolino di carta, hanno dato vita ad un portapenne dedicato ai loro “Super papà”. 




Mentre, per i più piccini, si è pensato a dei veri e propri laboratori in classe con il papà. L’idea è quella di coinvolgere, nei giorni a venire, i papà nei laboratori, nelle attività mattutine in Asilo con i bambini, per permettere ai più piccini di avere i papà con loro nello svolgimento dei laboratori quotidiani! Di solito sono le mamme a partecipare a questo genere di attività… Sarà curioso vedere i papà alle prese con cartoncini, piuttosto che con laboratori di psicomotricità e quant’altro! Fatevi sotto, papà!

Concludiamo con le “apine” dell’Asilo Nido Comunale “L’Ape Maia” di Monte San Giovanni Campano, gestito dalla Cooperativa “Girasole” con il Consorzio Intesa.  Ancora una volta coadiuvati dalle nostre premurose educatrici, nella sezione piccolissimi e piccoli i bambini si sono divertiti tantissimo, rispettivamente, nell’imprimere le loro impronte ed a colorare gli elementi per creare una bella cornice colorata! 















La sezione dei grandi, invece, si è impegnata nella realizzazione di un fermacarte per i loro papà! Inizialmente, i bambini hanno mescolato insieme acqua e gesso per poi versarli negli stampini. Una volta asciugato il gesso, si sono divertiti a colorarlo del colore giallo del sole!












Quattro Asili Nido, tante idee, un unico obiettivo: omaggiare una delle prime cose belle che si abbia dalla vita. Il tuo sorriso giovane, tu papà.








mercoledì 20 marzo 2019

“Non c’è più una strategia digitale ma una strategia in un mondo digitale”.


Il Consorzio Intesa ha partecipato ad un corso di alta formazione professionale presso Confcooperative Roma con l’obiettivo di favorire la conoscenza delle opportunità ed il potenziale che gli strumenti digitali offrono alle imprese.



“Non c’è più una strategia digitale ma una strategia in un mondo digitale”. Questo è quanto abbiamo appreso e constatato in un corso di alta formazione professionale cui abbiamo partecipato come Consorzio presso Confcooperative Roma. L’iniziativa formativa, realizzata in collaborazione con l’Ufficio per le Politiche di Internazionalizzazione di Confcooperative e con il contributo della Camera di Commercio di Roma, ha avuto come obiettivo quello di favorire la conoscenza delle opportunità ed il potenziale che gli strumenti digitali offrono alle imprese per un migliore posizionamento sui mercati di riferimento. Ci piace ricordare che la nostra Direttrice, Angela Ciardi, è Vicepresidente di Confcooperative Lazio. E ne siamo fieri.


Confcoooperative è la Confederazione Cooperative Italiane ed è la principale organizzazione di rappresentanza, assistenza e tutela del movimento cooperativo e delle imprese sociali italiane per numero di imprese, persone occupate e fatturato realizzato.




In un mondo digitale, come di cui sopra, non potevamo perdere l’occasione di formarci e tenerci aggiornati con un corso tenuto da una società leader nel settore del marketing digitale. Diversi sono stati i temi affrontati. In particolare, vogliamo condividere con voi l’appuntamento che ci ha formato sullo “storytelling”, questo sconosciuto.














 Cos’è lo storytelling di un prodotto, di un’azienda, di un servizio alla persona o alla comunità? E’ una storia, capace di suscitare emozioni, spiegare i perché, illustrare il come e invogliare l’ascoltatore a cercare il cosa. E’ quello che, sostanzialmente, cerchiamo di fare puntualmente qui, con voi. Cosa distingue lo storytelling da una tradizionale comunicazione pubblicitaria o da una presentazione? Contiene delle emozioni legate alla storia dei servizi e del Consorzio, oltre che dei fatti. Usa i sensi per descrivere il “prodotto”, servizi, nel nostro caso. Mette al centro della storia “il perché“. Crea nelle vostre menti, che ascoltano, un nuovo mondo o una nuova concezione del servizio che offriamo. E’ legata ai valori identitari. Lo storytelling non si basa su una serie di elementi immateriali intrinsechi del servizio, non ha l’obiettivo di convincere ma di coinvolgere.



Cinque “regole” ci hanno suggerito per le nostre storie: partire dal bisogno del nostro pubblico e non dai nostri, decidere chi siamo scoprendo la nostra voce e scegliendo il nostro obiettivo, fare una promessa a chi ci legge e poi mantenerla, parlare per immagini, elevare e non spingere. Infine, ricordare che ogni storia ha i suoi eroi. E noi di eroi ne abbiamo. Eccome.




Poi 7 “archetipi”: vincere il “mostro” (perché c’è sempre un buono, un cattivo, la vittoria del bene sul male), l’ascesa al successo (si pensi al “Piccolo Anatroccolo”), la ricerca di qualcosa o qualcuno, il viaggio e il ritorno, la rinascita, la tragedia, la commedia.

Questo è quanto ci è stato insegnato. Questo è ciò con cui, per l’aspirazione costante di un miglioramento esponenziale, vogliamo e vorremo misurarci. Sempre.

Saremo stati “bravi” fin qui? Ce lo auguriamo. Come pure ci auguriamo di far sempre del nostro meglio.