sabato 22 dicembre 2018

“Andiamo a mangiare una pizza?!” Tanto entusiasmo, ieri sera, per l’uscita conviviale della Casa Famiglia “Linus”.



Qual è quel piatto tipico italiano che mette tutti d’accordo a tavola?! La pizza. Un alimento tanto semplice quanto gustoso, conosciuto in ogni parte del mondo e disponibile in mille versioni, con tantissimi condimenti differenti. Alimento povero e nobile. Disco festoso di pasta, colorato. Ma è anche qualcosa di più di un impasto di acqua e farina. La pizza si fa, non si cucina. Nasce povera. Si fa con l’abilità delle mani. Rotonda, a tranci, a fette, a spicchi, in piedi o a tavola, fuori o a casa. Buona, al palato di grandi e piccini.
E proprio ad un’uscita per mangiare una pizza tutti insieme, in occasione delle festività natalizie, ha pensato, ieri sera,  la “Casa famiglia Linus”: operatori, minori e mamme con i bambini ospiti della struttura. La pizzeria scelta per la disponibilità e cortesia mostrata quotidianamente alla struttura Casa Famiglia “Linus”, è stata “Da Bar Maria”, presso la Lucca (Monte San Giovanni Campano).
Sempre piacevole l’idea di uscire, magari alla sera, per andare a mangiare qualcosa. A chi non mette addosso un senso di allegria? Dedicarsi un pranzo, una cena fuori rappresenta un modo di vivere che dà valore ai rapporti, al tempo dedicato all’altro, al buono e al bello delle esperienze sensoriali. La serata è stata un momento di ritrovo e di socializzazione, all’insegna della convivialità, un momento per rinsaldare i legami d’affetto. Perché a tavola ci si racconta, ci si scopre. Si mettono insieme esperienze e differenze, si trasmettono odori e sapori.

Ieri, la riunione per parlare dell’andamento aziendale nel 2018 del Consorzio Intesa. A seguire il consueto pranzo aziendale natalizio. Un momento conviviale fondamentale



In questi mesi abbiamo cercato di portarvi con noi in un viaggio virtuale, all’insegna della qualità e professionalità cui il Consorzio Intesa aspira ogni giorno nella sua offerta di servizi alla persona ed alla comunità.
Il Consorzio Intesa è fatto di persone. Il Consorzio è, però, anche un sistema, un insieme integrato di fattori diversi ma interconnessi. Ciascuno di essi deve funzionare per garantire, appunto, che anche il tutto funzioni. La metafora dell’orologio, in cui il più piccolo ingranaggio è indispensabile, ben rappresenta questo concetto.
Ieri, dopo una riunione per parlare dell’andamento aziendale nel 2018, in sede amministrativa, e lo scambio degli auguri per le imminenti festività natalizie, si è svolto il consueto pranzo aziendale cui ha partecipato tutto il personale impiegato negli uffici del Consorzio Intesa e che rappresenta il cuore pulsante dell’azienda, a partire dai dirigenti, l’ufficio amministrativo, l’ufficio gare, la segreteria, l’ufficio del personale, i referenti e i supervisori dei servizi. Il pranzo è stato un momento per uscire dalla routine dell’ufficio e ritrovarsi in un momento conviviale che avvalora e sviluppa il senso di appartenenza, nell’ottica di accrescere il rispetto e la fiducia reciproca e valori quali l’onestà, la diligenza e l’impegno di tutti. Non è poesia la necessità di ri-radicare l’economia nel contesto sociale, considerare l’eccesso di diseguaglianza dannosa al processo stesso di crescita, rimettere al centro le persone e la comunità, pensare una economia capace di produrre valore non solo meramente economico ma fatto di qualità, sostenibilità, buone relazioni, conoscenza, integrazione, efficienza e capacità. Ecco la sfida quotidiana dei principi cooperativi del Consorzio Intesa. Ecco la rivalorizzazione di una identità affatto superata. Qui si parla di futuro.

Il Consorzio Intesa presenta il Centro Diurno per Minori di Monte San Biagio. Il Centro Diurno per Minori dalle cui finestre si vedono una stazione ed i treni, simboli e metafore del viaggio ideale. Partenze ed arrivi. E dal Centro si parte per un bel viaggio.



Tanti sono i servizi che il Consorzio Intesa offre alla persona e alla comunità e che qui cerchiamo, quotidianamente, di raccontarvi. Prima di congedarci per qualche giorno, in occasione delle festività natalizie, ci teniamo a presentarvi almeno uno dei Centri Diurni per Minori gestiti dal Consorzio Intesa, quello di Monte San Biagio. Tutto il resto, ed è tanto, lo rimandiamo all'anno che verrà.
Il Centro Diurno è un servizio educativo che si rivolge ai minori in situazione di disagio, che manifestano particolari bisogni di sostegno, accoglienza e di relazione. Si inserisce in una rete territoriale di servizi rivolti al minore e si colloca principalmente nell’area di sostegno. Si colloca al fianco del nucleo familiare, coinvolgendo la famiglia nel progetto educativo, e prevede, attraverso una molteplicità di iniziative, l’attivazione di relazioni significative e maturative per il minore al fine di una ricostruzione dell’area emotivo-affettiva. Questo servizio offre interventi di cura e contemporaneamente di prevenzione al disagio con finalità educative e terapeutiche su segnalazione e progetto dei Servizi Sociali. Il Centro Diurno di Monte San Biagio accoglie minori di età compresa tra i sei e i tredici anni. La costruzione di una relazione educativa equilibrata passa attraverso tutti gli aspetti della vita quotidiana: il supporto scolastico, il gioco, le attività manuali, il dialogo e l’ascolto, il contenimento fisico e verbale. Il servizio ha preso vita lentamente ma costruttivamente, in quanto il momento iniziale ha fornito la possibilità di capire quali erano i laboratori da ideare a sostegno degli obiettivi prefissati.
E’ bellissima l’atmosfera che si respira in questa “classe” multietnica e totalmente integrata. I bambini hanno tratti, origini e colori diversi, ma tutti lo stesso enorme sorriso ed occhi brillanti. Le finestre delle aule in cui si svolgono le attività pomeridiane affacciano sulla stazione. Chissà cosa pensano i bambini quando si affacciano e vedono quei treni passare. Al treno dei desideri?! Presto per prendere quel treno. Sognare sempre. Ma ora è tempo di restare. C’è tempo. Ora è il tempo di costruire le basi per il loro futuro. Le loro brave educatrici hanno previsto per i loro pomeriggi, oltre al tempo dedicato al sostegno per lo svolgimento dei compiti didattici, un laboratorio di teatro d’animazione, un laboratorio artistico-espressivo, un laboratorio di alfabetizzazione, un laboratorio ludico-ricreativo e un laboratorio di psicomotricità. A queste attività più strutturate si affiancano anche altre attività più libere che riguardano l’ambito ludico come il gioco di ruolo, di gruppo e il karaoke.

venerdì 21 dicembre 2018

Quest’anno, non un “lavoretto natalizio” realizzato al Nido da portare a casa ma un “Libricino dei ricordi” realizzato al Nido insieme ai genitori per i bambini dell’Asilo Nido “Mariangela Furone”.



La fotografia contiene in sé tutto quello che c’è dietro un foglio di carta a colori o in bianco e nero, cose complesse ed al contempo molto semplici, equivalente al tempo di un click. Ma è proprio in quel click che la macchina fotografica compie un piccolo miracolo: la luce viene impressa sul sensore o sulla pellicola, si trasformerà in immagine e lì resterà per chissà quanto tempo. Le fotografie in genere si amano fin da bambini. I bambini sono affascinati dal riflesso della propria immagine, e il motivo principale è che questo riflesso (che può essere visto in una pozza d’acqua, in uno specchio, in una foto) è una vera e propria conferma della propria identità: “tu esisti”. Ogni bambino sente l’esigenza vitale di rispecchiarsi. Spesso mostriamo fotografie di noi agl’altri. La fotografia ci parla allora del bisogno umano per eccellenza: il riconoscimento altrui. In quasi tutte le famiglie è presente una macchina fotografica, e l’idea di conservare i ricordi di eventi importanti in un album è ormai una tradizione. In questo è consistito il laboratorio natalizio dell’Asilo Nido “Mariangela Furone” di Fonte Nuova, gestito dal Consorzio Intesa.  Le educatrici hanno chiesto ai genitori di portare in due appuntamenti, il primo ha avuto luogo il 17 dicembre con la classe dei grandi e dei piccolissimi e il secondo il 19 dicembre con la classe dei medio-piccoli e medio-grandi, quattro fotografie che rappresentassero dei momenti importanti per i bambini. Foto che permettessero ai bambini, riguardandole, di rivivere belle emozioni. Genitori e bimbi, coadiuvati dalle educatrici, hanno così creato, con cartoncini colorati, nastrini, glitter, conchiglie, materiale naturale (in stile montessoriano), un “Libricino dei ricordi” corredato da piccole frasi che raccontassero le foto.
 Terminata la composizione, ogni famiglia ha portato i libricini sotto l’albero di Natale del Nido  costruito dai bambini e addobbato con le decorazioni che i bambini hanno realizzato nel mese di novembre. L’ultimo giorno, prima del congedo per le feste natalizie, i bimbi prenderanno il dono che hanno lasciato loro i genitori.
L’intenzione del laboratorio era proprio nella voglia di lasciare ai bambini qualcosa all’insegna del vero senso del Natale: la famiglia, il calore, gli affetti. Tutto ciò che ci riporta alle origini. Lasciare loro un libricino in modo che possano dire “Sono io!” a se stessi  guardandolo e mostrandolo agli altri. Come pure dire “Sei tu!” guardando il libricino dei compagni e condividere, così, ricordi, affetti e vissuti. Il ”Libricino dei ricordi” è stato un mezzo per facilitare l’analisi del proprio mondo emozionale e del rapporto col sistema familiare di appartenenza. Il metodo è consistito nella ricerca del potenziale evocativo e simbolico suscitato dalle fotografie portate dai genitori. Un diario che, nel suo dispiegarsi e commentarsi, porta alla luce momenti cruciali dell’esistenza del bambino e della sua famiglia.
Al termine dei laboratori, c’è stata una canzoncina mimata da tutte e quattro le sezioni con i genitori e in questo caso, bisogna dirlo, “gli allievi hanno superato i maestri”. I genitori si sono allegramente improvvisati. I bambini si erano tanto esercitati durante le mattinate al nido. Grandi sorrisi.
Infine, una fetta di panettone per concludere in dolcezza e celebrare come una grande famiglia il senso del Natale come dono molto profondo, in cui le educatrici del “Mariangela Furone” credono molto.


giovedì 20 dicembre 2018

“Gli anziani”, ha detto Papa Francesco, "sono uomini e donne, padri e madri che sono stati prima di noi sulla nostra stessa strada, nella nostra stessa casa, nella nostra quotidiana battaglia per una vita degna. Sono uomini e donne dai quali abbiamo ricevuto molto”. E molto è stato dato loro, oggi, dalla visita dei familiari in occasione della festa natalizia presso la Casa Alloggio di Magliano Sabina.


Qualche giorno fa vi avevamo parlato della Casa Alloggio di Magliano Sabina gestita dal Consorzio Intesa e vi avevamo anticipato che per oggi ci sarebbe stata una festa, in occasione delle ricorrenze natalizie, per aprire le porte della Casa Alloggio ed accogliere le famiglie. Ricordiamo che la Casa Alloggio accoglie anziani autosufficienti o parzialmente autosufficienti che scelgono di vivere una vita comunitaria, usufruendo di servizi assistenziali di qualità, con personale specializzato. Ma questo non può e non deve prescindere dall’aspetto familiare. In una dichiarazione Papa Francesco ha detto: "Abbandonare gli anziani in casa di riposo è un peccato mortale". “Gli anziani, ha detto ancora il Papa, "sono uomini e donne, padri e madri che sono stati prima di noi sulla nostra stessa strada, nella nostra stessa casa, nella nostra quotidiana battaglia per una vita degna. Sono uomini e donne dai quali abbiamo ricevuto molto. L`anziano non è un alieno. L`anziano siamo noi: fra poco, fra molto, inevitabilmente comunque, anche se non ci pensiamo”.
Gli ospiti della Casa Alloggio di Magliano Sabina non sono certo tra gli anziani abbandonati, dimenticati. Di loro si ha cura, in Casa Alloggio quali sono le loro abitudini. E quando compiono gli anni, c’è una festa dedicata, con un regalo personalizzato.  Questa cura però, per quanto profonda, non può sostituire il calore dell’affetto familiare. Gli ospiti ricevono puntualmente le visite dei loro cari e in prossimità del Natale non si poteva non fare festa tutti insieme appassionatamente: gli operatori, gli ospiti della Casa, i figli, i nipoti, i fratelli, le sorelle. La famiglia. Insieme, è meglio.
Coccolati dalla compagnia dei loro parenti, gli ospiti hanno partecipato ad un conviviale rinfresco. Fatto festa. All’improvviso sono poi stati allietati dalla comparsa totalmente inaspettata di Babbo Natale che ha portato ad ognuno di loro un piccolo pensiero.  Ancora credono a Babbo Natale?! No. Solo la proiezione pura e candida dell’uomo, che dentro non è cambiata con la vecchiaia. Sorrisi che sanno coniugare logica e saggezza, tipiche dell’adulto, e l’animo leggero infantile.

REALIZZARE UNA PALLINA. ASCOLTARE UN CANTASTORIE. ABBASSARE LE LUCI… E LASCIARSI ILLUMINARE DALLA MAGIA DEL NATALE ALL’ASILO NIDO “L’APE MAIA”.



Una festa di Natale all’insegna dello stare insieme e della spensieratezza quella di ieri, 20 dicembre, all’Asilo Nido “L’Ape Maia”. Nel pomeriggio i genitori hanno raggiunto il Nido e sono stati coinvolti nei momenti previsti dalle educatrici.
Dopo un caldo benvenuto, i genitori sono stati invitati a partecipare con i loro piccoli ad una attività di laboratorio per la realizzazione “a 4 mani” di una palla per il loro albero natalizio, con palline di polistirolo, colla, pennelli, foglietti di carta e nastrini. Ma sapete qual è l’origine delle palline di Natale? C’era una volta un piccolo villaggio chiamato Goetzenbruck, nella Lorena francese. I primi alberi di Natale, nel Medioevo, venivano decorati con mele rosse perché il loro colore spiccava su un abete verde scuro. Nel XVII e XVIII secolo si aggiunsero dolci e altre leccornie. Nell’inverno 1858, però, la frutta raccolta era stata poca per via di una forte siccità, e allora addio al costume delle belle mele rosse per decorare l’albero di Natale. Un soffiatore di vetro di Goetzenbruck ebbe allora la brillante idea di soffiare delle palline di vetro per riparare all’ingiustizia della natura e non privare i bambini dell’allegria di un bell’albero di Natale.
A seguire, l’atteso appuntamento con  Davide Fischanger, IL “cantastorie” delle letture animate. Un appuntamento ci vuole. Incredibile l’empatia che Davide con la sua professionalità e bravura è riuscito a creare con soli due incontri del progetto “Letture in gioco al Nido”. I bambini lo aspettano, lo riconoscono e partecipano incantati, ogni volta di più. E’ stato lui, con la sua armonica, chitarra, i suoi libri a far calare un’atmosfera magica. Davide canta, infonde l’amore per i libri: “Prendi un libro in mano, aprilo piano, piano. Scopri le bianche pagine segrete, scopri le fitte e lunghe righe nere, scopri le figure colorate! Un libro è un’avventura di piacere. Un libro è pieno di fiabe e di storie, ti porta in volo insieme agli aquilotti. Amico prediletto, portalo nel tuo letto, lui si che ti fa vedere, come uno specchio che ti fa guardare quello che sei capace di vedere, quello che sei capace di pensare”. I ritornelli, cantati tutti insieme. A seguire la lettura animata di tre libri: il primo ha raccontato che un vero libro abbraccia sempre; il secondo che quando la mattina ci svegliamo e la nostra bocca sembra essere triste… Bisogna controllare che, invece, non sia la nostra testa ad essere all’ingiù;  il terzo una favola su “Gallo Natale e il Pulcino Paolino”.
Poi si sono abbassate le luci ed è partita la proiezione di un video, la cui produzione ha richiesto tantissimo lavoro da parte delle educatrici. Sul pannello sono scorse, sulle note di Jingle Bells e Feliz Navidad, le immagini dei bambini coinvolti nei laboratori natalizi: le palline di Natale, la realizzazione di un albero montessoriano fatto con materiali “poveri” e l’addobbo dell’albero di Topolino. Poi la recita della poesia di Natale dalle loro voci piccoline: “Quando sei nato tu, Gesù bambino, non avevi neppure un camicino. Sulla paglia ti mise la tua mamma ed un angelo cantò la ninna nanna.” La filastrocca è stata annessa al “lavoretto natalizio” (un calzino riempito dagli stessi piccoli con il riso, secondo il metodo montessoriano dei travasi, e decorato), portato a casa. A seguire la proiezione del fermo immagine di ogni singola apina di rosso vestita: Alessandro, Anaise, Andrea, Carlotta, Chiara,Edward Antonio, Emanuel, Emanuele, Erica, Francesco, Giada, Giulia, Giulia, Laila, Lorenzo, Lucrezia Maria, Marco, Nicola, Niccolò, Paolo, Riccardo, Silvia,Tommaso.
Un picccolo buffet, in attesa della comparsa di Babbo Natale! Il vecchio signore ha portato un sacco pieno di giocattoli, tutti da esplorare al nido. Ci sono stati doni anche per le educatrici, che con tutto il loro cuore ed energie si spendono per la cura di questi bambini.
A conclusione, il saluto della Dott.ssa Angela Ciardi, vicepresidente di Confcoopertaive Lazio, Presidente del Consorzio Intesa e mamma, che ha voluto ringraziare tutti, e portare un messaggio di augurio da parte del Consorzio nel senso più bello e ricco di appartenenza, dell’educazione alla vita ed ai valori.

mercoledì 19 dicembre 2018

La convivialità inizia a tavola. Ben 65 persone alla “tavola rotonda” dell’annuale cena natalizia della "Casa del Sorriso", all’insegna della gioia.


Metti una sera fredda di dicembre, metti il bisogno di calore. Metti la voglia di tanti amici di ritrovarsi e fare festa, al tepore di sorrisi e un buon pasto da condividere. Mettici una casa. Non poteva che essere la “Casa del Sorriso” ad ospitare tutto questo.
Ieri, 19 dicembre, presso la “Casa del Sorriso” di Sora, gestita dal Consorzio Intesa, si è svolta l’annuale cena per celebrare le imminenti feste natalizie che ha visto la partecipazione degli utenti e le operatrici del Centro che, con grande senso di accoglienza, hanno aperto le porte del Centro a parenti ed amici, tra cui il Dott. Maurizio Ottaviani e la Dott.ssa Federica De Santis in rappresentanza dell’AIPES –Associazione Intercomunale per Esercizio Sociale e la Dott.ssa Angela Ciardi e Silvio Reale in rappresentanza del Consorzio Intesa.
La convivialità inizia a tavola. In sala, a spiccare, il colore per eccellenza del Natale con cui sono stati addobbati i tavoli: il rosso, colore caldo, accogliente, colore del fuoco e, ovviamente, del vestito di Babbo Natale. Il rosso che rappresenta anche il colore dei re, dei papi, il rimando alla sovranità di Gesù, esprime gli aspetti della rivitalizzazione di chi dal buio si riaffaccia alla luce e alla vita, e comunica calore e intensità di sentimenti. Il rosso è anche il colore associato alle radici, tutto ciò che rappresenta stabilità, sicurezza e garanzia di sopravvivenza. Sui tavoli, piccoli segnaposto e centrotavola realizzati dagli utenti in collaborazione con le operatrici. L’ottimo pasto favorito è stato servito dal servizio mensa che quotidianamente rifornisce il Centro, così gli amici e i parenti hanno potuto apprezzare anche la qualità del servizio mensa.
A seguire, tutti in pista a scatenarsi sulle note della musica. Ad aprire il momento “danzante” sono stati i ragazzi del Centro travolti dall’euforia.
Infine, la consegna a parenti ed amici del giornalino cartaceo realizzato sulle attività svolte dal Centro che uscirà con cadenza trimestrale e un momento di raccoglimento per la proiezione del video realizzato dall’AIPES #SiPuòFare  in occasione del Premio “Aziendabile”,  riportato in un servizio giornalistico anche da ITR radiotv, e l’intervento del Dott. Maurizio Ottaviani e la Dott.ssa Federica De Santis a conferma che L’AIPES c’è e che tanto è stato fatto ma tanto si vuole ancora fare.
Certo c’è anche un binomio tra natale e nostalgia. Nostalgia intesa come mancanza: mancanza di condivisione, di gioia, di denaro e, più di tutto, mancanza di qualcuno. Diversi utenti hanno espresso questo senso di malinconia per qualcuno che non c'è più, qualcuno a cui dedicare un pensiero, a volte una lacrima, altre volte un sorriso e per loro il Natale non è più lo stesso da quando quella persona "è andata via".“ E quella festosità tipica dei giorni natalizi sembra spegnersi al contrario di tutte quelle luci che tradizionalmente illuminano il Natale. Stare insieme è il modo migliore per non sentirsi soli, anche se qualcuno di importante non c’è più. Rimangono gli altri e tutto si riequilibra (o almeno così dovrebbe essere). Rimangono gli altri. Anche questo è stato il senso della festa di Natale della “Casa Del Sorriso”.

martedì 18 dicembre 2018

Quando si dice, nella sua accezione più positiva: “Una mano lava l’altra e tutte e due lavano il viso”. Un momento di alta condivisione tra le educatrici e i genitori dell’Asilo Nido “Trilly” per la partecipazione al mercatino di Natale di Broccostella.



L’asilo nido “Trilly” di Broccostella, gestito dal Consorzio Intesa, considera importantissima la condivisione da parte dei genitori del progetto educativo e ritiene utile un apporto costruttivo da parte delle famiglie. Così, spesso coinvolge i genitori nel progetto educativo della scuola invitandoli a dare qualcosa di sé: un po’ del loro tempo e il loro saper fare. E’ esattamente ciò che è accaduto in occasione della manifestazione “Mercatini di Natale”, domenica 16 dicembre, promossa dall’Associazione “Amici del Carnevale”, con la partecipazione del Comune e dalla Parrocchia di Broccostella cui il nido è stato invitato a partecipare: una proposta di solidarietà e partecipazione della vita del nido.
Ai genitori è stato chiesto di mettere a disposizione i propri talenti, conoscenze e abilità, e del tempo extra-scolastico, per collaborare alla creazione di una comunità educativa coesa e solidale anche al fine di proiettare fuori la figura del nido.
Nelle serate precedenti il mercatino, educatrici e genitori si sono ritrovati e adoperati insieme, al tepore dell’atmosfera natalizia, per un momento di condivisione per realizzare i prodotti da mettere in vendita presso il loro stand. Il materiale utilizzato per la realizzazione di prodotti quali borse, portabottiglie, centrotavola, portacandele, vasetti “4 stagioni” per conserve e marmellate,  alberi, cose di uso comune,  è consistito in pannolenci e materiale di riciclo. I fondi ricavati dalla riuscitissima partecipazione al mercatino daranno luogo a progetti e nuovi frutti.

lunedì 17 dicembre 2018

Alla Casa Alloggio di Magliano Sabina le zampogne accompagnano la novena del Natale, in attesa della grande festa con le famiglie, il 20 dicembre.



Oggi vi presentiamo la Casa Alloggio di Magliano Sabina, gestita dal Consorzio Intesa.
La Casa Alloggio di Magliano Sabina è una struttura residenziale situata nel cuore del centro storico di Magliano Sabina, in un edificio di grande rilevanza storica, a prevalente accoglienza alberghiera destinata ad accogliere anziani autosufficienti o parzialmente autosufficienti che scelgono di vivere una vita comunitaria, usufruendo di servizi assistenziali di qualità, con personale specializzato. La Casa ha la finalità di migliorare la qualità della vita dell’anziano, di evitare l’isolamento e l’emarginazione e di favorire l’integrazione sociale, offrire spazi di riabilitazione specifica.
Anche in questa Casa, come nella maggioranza delle case italiane, non si poteva non omaggiare l’avvento del Natale. Natale: tempo di ricordi. Tempo di addobbi. Tempo di tradizioni, come la visita degli zampognari al Centro.  L’arrivo degli zampognari dai monti è una figura antichissima, legata inscindibilmente a quella dei pastori e della transumanza. A metà dicembre era in passato uno straordinario annuncio sonoro dell'imminente Natale. Oggi molto meno che in passato, il suono delle zampogne accompagna nelle vie, nelle case, nelle piazze la novena del Natale. Tutte le tradizioni natalizie nei secoli passati erano molto più suggestive di quelle di oggi e la storia degli zampognari è uno di quei fenomeni che sembra quasi essere finito nel dimenticatoio, insieme ad altre figure come quelle degli arrotini, degli spazzacamini. La Casa Alloggio ha dedicato un bel momento alla visita degli zampognari, al fine di accarezzare e rievocare le “reminiscenze bambine” degli anziani ospiti, riscaldandoli al tepore dei ricordi. Grande l’emozione in Casa.
Per giovedì 20 dicembre, invece, ci sarà presso il Centro una festa dedicata al Natale con la partecipazione delle famiglie, con tanto di comparsa di Babbo Natale per distribuire un piccolo pensiero agli utenti.

Natale in Casa Famiglia “Linus”.



Dove c’è famiglia, c’è casa. L’amore comincia a casa. Avere un posto dove andare, è una casa. Avere qualcuno da amare, è una famiglia. Avere entrambi, è una benedizione.  Questo è la Casa Famiglia “Linus”, una Casa famiglia che sorge come voglia di accoglienza, gestita dal Consorzio Intesa dal 2010. Come in ogni famiglia, anche alla Casa Famiglia “Linus” è arrivata la festa del Natale nel senso più bello e ricco di appartenenza, di accoglienza della vita, dell’educazione alla vita ed ai valori. La famiglia è il luogo dell’educazione alla gioia vera, all’onestà, alla lealtà, al sacrificio, all’impegno, al rispetto, al riconoscimento della bellezza e della necessità delle relazioni umane.  E questa famiglia non poteva che celebrare la ricorrenza con l’allestimento del rituale albero di Natale in casa e la realizzazione di addobbi colorati.
Per entrare ancora di più nella magia dello spirito Natalizio, la Casa Famiglia ha partecipato ad un evento organizzato dal Comune di Monte San Giovanni Campano, presso il centro storico, che ha previsto diversi appuntamenti ed attività. I bambini ed i ragazzi della Casa Famiglia hanno assistito ad un teatro dei burattini a tema natalizio e ad uno spettacolo di magia comica con il mago-clown Stafor, con tanto di bolle di sapone giganti e sputafuoco. Poi, hanno assistito all’arrivo di Babbo Natale al quale hanno consegnato alcune letterine e con il quale ne hanno letto insieme alcune lettere estratte dalla sua cassetta postale.
Come poteva finire la giornata se non con il dono di piccoli gadget da parte dell’anziano Signore dalla barba lunga e di rosso vestito?!  Infine il ritorno. A casa.

domenica 16 dicembre 2018

Entusiasmanti i tentativi di “giornalismo” dei ragazzi della “Casa del Sorriso” di Sora.



Il Centro Diurno la “Casa del Sorriso” di Sora, gestito dal Consorzio Intesa, ha previsto nella programmazione annuale delle attività il “laboratorio di giornalismo”. Oggi vogliamo parlarvi di uno degli appuntamenti previsti dal laboratorio annuale. L’appuntamento ha dato luogo alla realizzazione di un giornalino che rappresenti “la giornata tipo” degli utenti.  L’attività, realizzata su un cartellone decorato con ritagli di giornale realizzati dai ragazzi, ognuno secondo le proprie possibilità, e decorato con foto rappresentative dei momenti in cui è divisa la giornata al Centro, contribuisce a dare loro il consolidamento dell’orientamento spazio-temporale: il momento dell’arrivo, la merenda, lo svolgimento dell’attività strutturata del giorno, il tempo del pranzo, “l’angolo del caffè” e l’attività ricreativa (gioco, canto), prima di rientrare a casa.
Il giornalino è realizzato dagli utenti, coadiuvati dagli operatori, parafrasando la cosiddetta “regola delle 5 W”, che è una delle principali linee-guida del giornalismo e in generale nel mondo della scrittura. Consiste in 5 domande chiave (Who? What? When? Where? Why?) che permettono di fissare la scaletta degli argomenti e di concentrare l’attenzione sugli elementi chiave che in un buon testo non devono mancare.
Così i ragazzi si sono chiesti: “Who?”. Chi sono i protagonisti? Noi, i ragazzi della “Casa del Sorriso”! “What?”. Che cosa è successo? Stiamo realizzando un giornalino che rappresenti i diversi momenti della nostra giornata. “When”. Quando è stato realizzato? Oggi! “Where”. Dove è stato realizzato? Qui, alla “Casa del Sorriso”. “Why”. Perché? Per parlare di noi e per contribuire a darci il consolidamento dell’orientamento spazio-temporale.
E poi si è aggiunta una sesta domanda: “How?”. Cioè, “Come?”.  Tutti insieme appassionatamente. E con impegno. Tanto è stato l’entusiasmo nel ritagliare i fogli di giornale per la base del giornalino al fine di dare un tocco vintage, tanta la gioia di riconoscersi nelle foto che li ritraggono nei diversi momenti della giornata.
Oscar Wilde una volta ha detto: “Sono stato tutta una mattina per aggiungere una virgola, e nel pomeriggio l’ho tolta”, l’impegno dei ragazzi è stato tanto ed ha fatto la differenza… Proprio come aggiungere o togliere una virgola.

sabato 15 dicembre 2018

SEDICI REALTA’ COMMERCIALI PREMIATE DALL’AIPES PER IL PREMIO “AZIENDABILE” 2018. LA SOLIDARIETA’ TRIONFA SUL TERRITORIO.

Ieri, 14 dicembre, presso la sede dell’AIPES (Associazione Intercomunale per Esercizio Sociale) si è svolta l’annuale cerimonia per l’assegnazione del “Premio Aziendabile” presieduta dal Dott. Maurizio Ottaviani, Presidente dell’AIPES. Sono state premiate, alla presenza delle autorità e dei Sindaci del Distretto Socio Sanitario C, tutte le aziende del territorio che hanno partecipato, aderendo allo slogan #sipuofare, all’iniziativa promossa dall’AIPES, in collaborazione con il Consorzio Intesa, che ha avuto luogo il 3 dicembre scorso, giornata in cui si è celebrata la 39° GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ. Ricordiamo che l’iniziativa è stata finalizzata all’inclusione sociale e lavorativa dei ragazzi diversamente abili ospiti delle strutture, attraverso l’apertura dei centri al mondo imprenditoriale territoriale, con lo scopo di eliminare forme di pregiudizio e smentire l’idea sull’improduttività delle persone con difficoltà, e cercare di creare una Rete con le aziende non operanti prettamente nel sociale. Alcuni utenti dei Centri Diurni “La Casa del Sorriso” di Sora, “Percorsi” di Arpino, gestiti dal Consorzio Intesa, il Centro Diurno “L’Aquilone” di Alvito e della A.GEN.DI. (Associazione Genitori Disabili), hanno avuto l’opportunità di fare un’esperienza lavorativa presso esercizi commerciali del territorio, misurandosi con vari mestieri. Le aziende che gentilmente hanno accordato la loro disponibilità e mostrato sensibilità all’iniziativa e che ieri sono state premiate, ognuna con una targa-ricordo, sono: il “Caffè Gelateria Aurora” di Atina; l’“Azienda Agricola Di Fazio Snc di Di Fazio Daniele & C.” e “Agri Fazio di Bellucci Luca e Fiorelli Simona Snc” di Alvito; la pasticceria “Dolce e Caffè di Delizia S.r.L., la Società Sportiva Dilettantistica A.R.L. “Sportfly”, “Bomboniere Desideri” di Baldassarra Serena, il “Bar Civico 41” di Marco Alonzi, il supermercato “Decò” di D’Ambrosio S.R.L., il negozio di abbigliamento “Maelù” S.A.S, l’“Agip” di Fantauzzi Gestioni S.A.S., il “Garden Center” Azienda Agricola di Mammoni Michelino, il food service S.N.C. il “Bocconcino”, tutte attività di Sora; l’alimentari “Palma Market”, l’alimentari “La Dispensa” di Lancia Daniela di Arpino; il supermercato “Decò” e il negozio di abbigliamento “Millennium Moda” di Fontana Liri.
Un momento di profondo coinvolgimento e commozione, poi, durante la proiezione di un video realizzato dall’AIPES, con l’esibizione del rapper con la sindrome di Down, Marco Baruffaldi, che canta una canzone che si intitola “Siamo diversi tra noi”, e con la raccolta delle foto più rappresentative della iniziativa #sipuòfare del 3 dicembre, sulle note della canzone “Credo negli esseri umani” di Marco Mengoni.
A seguire, presso l’Hotel Valentino di Sora, ha avuto luogo il conviviale pranzo con le autorità, le aziende premiate e gli utenti protagonisti dell’iniziativa di quest’anno i quali hanno collaborato al professionale servizio svolto in sala e cucina da alcuni studenti dell’IIS Cesare Baronio di Sora.
A tavola, accanto al menù, in omaggio ai presenti, il primo numero del giornalino cartaceo realizzato dalla “Casa del Sorriso” in collaborazione con il Consorzio Intesa ed il patrocinio dell’AIPES, che uscirà con cadenza trimestrale ed il cui fine è raccontare le attività svolte dagli utenti al Centro e ricostruire il nesso, nell’epoca in cui la comunicazione viaggia soprattutto sul web, attraverso i social, tra l’apprendere le cose e l’emozionarsi.



venerdì 14 dicembre 2018

Il Centro Diurno “Il Veliero” in gita sul continente, “alla ricerca dello spirito natalizio”. Ma chi viene dal mare, al mare ritorna.



Chi di noi, in estate, non pensa all’isola come luogo di riposo, villeggiatura, svago?! Proviamo invece ad immedesimarci nello stato d’animo dell’isolano, in inverno. Ponza ed i suoi ospitali abitanti, nel caso specifico. Le stradine che mostrano la loro faccia solitaria, i tavolini dei bar semivuoti, il mare che si fa grosso. L’isola, nel bene e nel male, si riappropria di se stessa. Deve essere un po’ come vivere in un posto dove si è costretti a fare i conti con se stessi. Proteggersi con due giri di sciarpa dai venti che sferzano il viso e il cuore. Accettare la cura della bellezza, che in alcuni giorni può essere “amara” come una medicina.
Così, dando voce al desiderio di “evasione” dei propri utenti, il Centro Socio-Assistenziale “Il Veliero” di Ponza, struttura territoriale aperta al sostegno, alla socializzazione, all’aggregazione e al recupero per persone diversamente abili, minori e anziani, gestito dal Consorzio Intesa, ha pensato ad un’iniziativa che esaudisse la richiesta delle persone di visitare le famose luminarie di Salerno. Di qui  una gita a Salerno e dintorni. La gita, che si è svolta dal 10 al 12 dicembre, ha preso il via  con l’imbarco sulla nave, facendo rotta su Formia. Sbarcati sul continente, prima tappa: la Reggia di Caserta, una delle più grandi risorse turistiche, storico-artistiche del Sud-Italia. La depositaria della bellezza di un periodo passato, “l'ottava meraviglia”. Nel pomeriggio, trasferimento a Salerno per vedere le “Luci d’Artista”, uno degli eventi più attesi dell’anno e tanto agognato dai partecipanti: la spettacolare e suggestiva esposizione di luminarie artistiche che illumina strade, piazze e giardini della città, rendendo l'atmosfera natalizia ancora più magica! Pernottamento in hotel per visitare il secondo giorno, con una guida, la città di Salerno. “Salerno, rima d’inverno, o dolcissimo inverno. Salerno, rima d’eterno”, diceva il famoso poeta Alfonso Gatto. Nel pomeriggio, trasferimento a Sorrento, con i suoi giardini di agrumi cinti da mura, dove passeggiando per la città si scorgono i rami carichi di arance e di limoni sormontare i muri di sasso. Sorrento dalla facciata aperta sul mare, ma l’interno segreto. Lì “Dove il mare luccica e tira forte il vento, su una vecchia terrazza davanti al golfo di Surriento” cantava Lucio Dalla. Terzo giorno: visita al Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei e visita guidata agli scavi di Pompei. Come non emozionarsi di fronte a una testimonianza di arte e storia di tale bellezza? Nel pomeriggio, rotta verso casa. In navigazione. Ancora mare. Perché chi viene dal mare, al mare ritorna.
Grande, grande l’entusiasmo dei ben 50 partecipanti, di cui 4 bambini, alla ricerca dello spirito natalizio. Abbracciati dal mare tutto l’anno, gli isolani hanno attraversato il mare e ne hanno visto ancora. Ma dal continente.

mercoledì 12 dicembre 2018

Il 14 dicembre assegnazione a Sora del Premio “Aziendabile” dell’AIPES in collaborazione con il Consorzio Intesa


Il 3 dicembre si è celebrata la 39° GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ al fine di promuovere i diritti e il benessere delle persone disabili, così da garantire un rapido cammino verso lo sviluppo inclusivo e sostenibile. #sipuòfare è lo slogan scelto dall’AIPES (Associazione Intercomunale per Esercizio Sociale) che ha connotato la giornata, a conferma che i limiti sono solo nella mente di chi guarda. E l’iniziativa promossa per la giornata dall’AIPES in collaborazione con il Consorzio Intesa ha fatto, e tanto! Un’iniziativa finalizzata all’inclusione sociale e lavorativa dei ragazzi diversamente abili ospiti delle strutture, attraverso l’apertura dei Centri Diurni per Disabili al mondo imprenditoriale territoriale il cui scopo è stato quello di eliminare forme di pregiudizio e sfatare l’idea sull’improduttività delle persone con difficoltà psico-cognitive e motorie e cercare di creare una Rete con le aziende non operanti prettamente nel sociale sul territorio. Il 3 dicembre, alcuni utenti individuati a seconda delle loro potenzialità ed interessi nei Centri Diurni “La Casa del Sorriso” di Sora, “Percorsi” di Arpino, gestiti dal Consorzio Intesa, il Centro Diurno “L’Aquilone” di Alvito e nella A.GEN.DI. (Associazione Genitori Disabili), hanno avuto l’opportunità di fare un’esperienza lavorativa presso esercizi commerciali del territorio, sperimentandosi e misurandosi con varie attività e mestieri. Le aziende che gentilmente hanno accordato la loro disponibilità e mostrato sensibilità all’iniziativa di questa giornata sono state: il “Caffè Gelateria Aurora” di Atina, l’”Azienda Agricola Di Fazio Snc di Di Fazio Daniele & C.” di Alvito, “Agri Fazio di Bellucci Luca e Fiorelli Simona Snc” di Alvito, la pasticceria “Dolce e Caffè di Delizia S.r.L. di Sora, la Società Sportiva Dilettantistica A.R.L. “Sportfly” di Sora, “Bomboniere Desideri” di Baldassarra Serena di Sora, il “Bar Civico 41” di Marco Alonzi di Sora, il supermercato “Decò” di D’Ambrosio S.R.L. di Sora, il negozio di abbigliamento “Maelù” S.A.S di Sora, l’“Agip” di Fantauzzi Gestioni S.A.S. di Sora, il “Garden Center” Azienda Agricola di Mammoni Michelino di Sora, il food service S.N.C. il “Bocconcino” di Sora, l’alimentari “Palma Market” di Arpino, l’alimentari “La Dispensa” di Lancia Daniela di Arpino, il supermercato “Decò” di Fontana Liri e il negozio di abbigliamento “Millennium Moda” di Fontana Liri.
Il 14 dicembre alle ore 12:00 presso la sede dell’AIPES, in via Gabriele d’Annunzio 17, si terrà la consegna del Premio “Aziendabile”, premio assegnato dall’AIPES all’Azienda che maggiormente si è distinta, nell’anno corrente, per la sensibilità mostrata nei confronti delle Persone con Disabilità attraverso la promozione di un percorso di formazione e di inserimento lavorativo. Saranno presenti, oltre alle Aziende in gara per l’assegnazione del premio, le aziende che hanno reso possibile la realizzazione dell’evento celebrativo del 3 dicembre, i ragazzi dei Centri Diurni e delll’A.GEN.DI, con i genitori, che hanno partecipato all’iniziativa. Invitate le autorità e tutti i Sindaci del Distretto Socio Sanitario C.
Alle ore 13:00, invece, presso l’Hotel Valentino di Sora avrà luogo un pranzo conviviale con le Aziende che hanno partecipato all’attività di inclusione sociale e lavorativa e che si sono resi disponibili per eventuali progetti futuri di collaborazione. Prevista una stretta collaborazione, durante la realizzazione del pranzo, tra alcuni ragazzi dell’Istituto Alberghiero di Sora e alcuni ragazzi dei Centri Diurni nell’allestimento del pranzo.

martedì 11 dicembre 2018

Le laboriose “apine” dell’Asilo Nido “L’Ape Maia”si improvvisano piccole artigiane e partecipano con un’idea assolutamente originale alla “Mostra dei Presepi Artistici” del “Colle” di Arpino.



L’Asilo Nido “L’Ape Maia” è sempre pronto a mettersi in gioco, del resto è quello che alle nostre “apine” viene meglio. Così, l’Asilo ha subito accettato l’invito a partecipare, da parte del Comitato, alla “Mostra dei Presepi Artistici” del quartiere “Colle” di Arpino che ha avuto inizio l’8 dicembre e terminerà il 6 gennaio.
In questa attività di laboratorio natalizio i bambini, coadiuvati dalle educatrici, hanno sviluppato capacità sensoriali e fino-motorie improvvisandosi piccoli artigiani. L’idea della rivisitazione della rappresentazione classica della Natività è stata davvero originale. Sono stati utilizzati materiali “di riciclo” come il caffè e la lana. La base portante, fatta da un cartoncino, non poteva che supportare una struttura affine al Nido… Dei contenitori di uova tutti da decorare, per i pulcini del nostro Nido, e ricoprire con la tecnica della cartapesta (acqua, colla Vinavil e carta). Una volta essiccati i contenitori elaborati, sono stati dipinti con tempera marrone e verde per l’effetto… Muschio! Sulla capanna (sempre una scatola di uova semiaperta) brilla la Stella Cometa e c’è un angioletto a protezione. E poi le statuine, a rappresentare il Bambinello, Maria, San Giuseppe, l’asinello, il bue ed i pastorelli sono stati realizzati con dei rotoli di carta igienica, palline di carta argentata per i volti e fili di lana per i capelli. Pon pon di lana per le pecorelle e poi non potevano mancare i Re Magi con i loro doni: sonaglietti lucenti. Maestri, i bambini, nell'assemblare i materiali di riciclo e, soprattutto, dare vita ai personaggi.
Accorrete numerosi!!! Se avrete letto questo articolo siamo certi che saprete riconoscere proprio questo presepe artistico. Bello, tra i belli.

sabato 8 dicembre 2018

Una giornata all’insegna dello spirito natalizio per l’Asilo Nido “L’Ape Maia” e il Centro Diurno per Disabili di Arpino “Percorsi” al “Villaggio di Babbo Natale” di Aquino.



Cosa c’è di più emozionante di una gita?! Soprattutto se prevede la visita ad un villaggio speciale: quello di Babbo Natale. Grande uscita ieri per un’allegra brigata del Consorzio Intesa al “Villaggio di Babbo Natale” di Aquino. Membri: i bambini, i genitori e le educatrici dell’Asilo Nido “L’Ape Maia” di Monte San Giovanni Campano; gli utenti del Centro Diurno “Percorsi” di Arpino coadiuvati dalle operatrici ed anche una piccola utente della casa famiglia “Linus” insieme ai bambini della scuola dell’infanzia della Lucca (Monte San Giovanni Campano). Inutile descrivere l’eccitazione alla partenza, sul pullman, per le apine dell’Asilo Nido “L’Ape Maia”. Veniamo piuttosto alla curiosità destata  dagli elfi Happy Pixie e Gimpy  all’entrata del villaggio, due piccoli aiutanti di Babbo Natale birichini che hanno fatto da guida al grande gruppo giù per il villaggio. Prima tappa: l’ufficio postale di Babbo Natale, dove i nostri piccini hanno potuto imbucare le bellissime letterine realizzate all’Asilo con l’aiuto delle educatrici.  Depositati i desideri diretti al Polo Nord, via per il sentiero alla scoperta della cucina di Babbo Natale, dell’immancabile presepe, un trono di luminarie di Babbo Natale, la fabbrica dei giocattoli, la dolce stanza dei folletti, un giretto per il parco pieno di luminarie, “un’escurione  al Polo Nord” con orsi e pinguini semoventi e un bello stop al palco del villaggio. Grande spettacolo sul palco! Prima un mini musical bellissimo su “La Sirenetta” (film d’animazione prodotto da Walt Disney) che ha affascinato tutti e poi l’entrata in scena, finalmente, di Babbo Natale che con i suoi elfi ha cantato e ballato Jingle Bell Rock (e che Rock!) scaldando l’atmosfera già tiepida di una giornata di Dicembre rubando risa, attenzione, gioia e allegria di grandi e piccini. Poi, tutti con Babbo Natale nella sua regale stanza per strappargli una carezza, una foto-ricordo ed una raccomandazione… Di fare i bravi!
Infine un allegro “pranzo al sacco” tutti insieme appassionatamente. Genitori, operatori, educatrici, utenti del Centro, bambini dell’Asilo Nido per condividere insieme l’ultima emozione della giornata. Tutti entusiasti grazie all’allegra avventura e questo anziano personaggio magico che, con la barba e vestito di rosso, trascorre il suo tempo al villaggio ogni giorno dell’anno impegnato nelle sue attività: prendersi cura del benessere dei bambini e della bontà degli adulti oltre a diffondere nel mondo il messaggio di amore e buona volontà, che appartengono allo spirito natalizio.

venerdì 7 dicembre 2018

Le storie di vita degli utenti di “Villa Angelina”.




Come dice Alessandro Baricco: “Non siamo personaggi, siamo storie”. Oggi vogliamo presentarvi “Villa Angelina” di Sora, la comunità-alloggio per persone adulte con problematiche psico-sociali gestita dal Consorzio Intesa. Gli utenti sono tredici e di tipologia molto eterogenea. Tredici persone con trascorsi di vita e storie complesse alle spalle che hanno trovato a “Villa Angelina” un po’ di sollievo, tanto affetto e cura da parte degli operatori. La nostra intenzione è quella di raccontarvi con delicatezza, garbo e pudore, la storia di ognuno di loro, nel rispetto della loro privacy e vissuto. Per questo motivo utilizzeremo dei “nomi di fantasia” ma le storie restano. E sono le loro.
Vorremmo cominciare con quella di “Orsa Maggiore”, la chiameremo così, come la costellazione, che ha avuto un vissuto fatto di abusi, e di suo figlio “Orsa Minore”, e che insieme vivevano una vita fatta di stenti e disagio. Disorientata. Spezzata. Cominciamo con loro non perché ci sia una predilezione, ma semplicemente perché con loro ha preso vita la comunità “Villa Angelina”, comunità fortemente voluta da Antonio Alberto Santucci che di queste persone era l’amministratore di sostegno, il tutore. Antonio Alberto Santucci auspicava una comunità che indicasse “la stella polare” per un buon cammino. E “Orsa Maggiore” e “Orsa Minore” in questa comunità-alloggio la loro strada l’hanno ritrovata. Conducono le loro vite autonomamente, coadiuvati dagli operatori, eppure assieme all’interno della comunità. Quando “Orsa Minore” la sera a volte esce, “Orsa Maggiore” si mette a letto, ma senza mai spegnere la luce. Aspetta, come solo una madre fa, che il figlio sia rientrato. Solo dopo qualche chiacchiera ed un saluto si addormenta. “Stella Maggiore” ha portato con sé a “Villa Angelina” anche “Caccettella”, la cagnolina da cui non si sarebbe separata mai. Stando “Stella Maggiore” su una carrozzella, si accerta sempre che le sia stato dato da mangiare, chiede sempre di lei e appena possibile, con l’aiuto degli operatori, scende in ascensore e va a trovarla nel bel cortile. Una storia d’amore interrotta e poi ricomposta che commuove e dà speranza. E brilla più di prima. Come accade nella metafora e tecnica del kintsugi: l’arte giapponese delle preziose cicatrici. Rompendosi, la ceramica prende nuova vita ricomponendo, senza nasconderle, ma evidenziandole, le linee di frattura dell’oggetto, che diventa ancora più pregiato. Grazie alle sue cicatrici. L’arte di abbracciare il danno, di non vergognarsi delle ferite, è la delicata lezione simbolica suggerita dall’antica arte giapponese del kintsugi.


mercoledì 5 dicembre 2018

Il Centro Diurno per disabili di Arpino “Percorsi” nella GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ. Una piccola vittoria all’insegna dell’inclusione e la solidarietà.


Anche il Presidente della Repubblica ha omaggiato la 39° GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ : “Fondamentale per ricordare a tutti e ribadire un impegno di dare a tutti la possibilità di lavorare, studiare, esprimere i propri talenti, per evitare che le società siano private del loro contributo”. Da come un paese affronta questi temi, si misura la sua civiltà ha sempre detto il Presidente. Ribadiamo, ancora una volta, il concetto che perché si abbattano le barriere architettoniche, culturali, psicologiche e sociali la chiave è: l’inclusione. “#sipuòfare è lo slogan che connota la giornata a conferma che i limiti sono solo nella mente di chi guarda” ci ha ricordato l’AIPES e oggi vi raccontiamo quanto ha fatto, nel Progetto d’inclusione promosso dall’AIPES in collaborazione con il Consorzio Intesa, il Centro Diurno per disabili di Arpino “Percorsi” il 3 dicembre.
Tonino e Mario che, accompagnati da Rita e Ambra, hanno prestato il loro aiuto presso l’alimentari “Palma Market” di Arpino, collocando i generi alimentari nei diversi scaffali e imbustando la spesa dei clienti negli appositi sacchetti nonostante la carrozzina di Tonino, sfatando così anche il limite della “barriera architettonica”; Rocco che con Anna ha sistemato i panettoni negli appositi scaffali contribuendo a creare il clima natalizio presso il minimarket “La Dispensa” di Arpino; Simone che, accompagnato da Nella, con la sua loquacità e senso dell’ordine ha imbustato gli acquisti dei prodotti presso il supermercato Decò di Fontana Liri: sotto gli articoli più pesanti e sopra quelli più leggeri; Stefania che accompagnata da Elisabetta ha svolto il ruolo di commessa presso il “Millennium Moda” di Fontana Liri, facendo abbinamenti di capi e mostrandoli alle clienti per poi imbustarli.  Gli altri utenti hanno comunque celebrato la giornata presso il Centro continuando a lavorare sui bellissimi progetti ed iniziative, quali il presepe e il libro tattile ad esempio, la cui consegna è imminente.
Tanti i sorrisi degli utenti, gli operatori, gli esercenti, le persone che hanno avuto modo di incontrarli nei vari siti. Positivissima la partecipazione e la solidarietà mostrata dagli esercenti, questa la vittoria. Chissà che da questa iniziativa non possano nascere dei nuovi piccoli progetti e sperimentazioni. Ce lo auguriamo.

martedì 4 dicembre 2018

Una giornata a lavoro all’insegna della solidarietà.



Ieri si è celebrata la 39° GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ . “#sipuòfare è lo slogan che connota la giornata a conferma che i limiti sono solo nella mente di chi guarda” ci ha ricordato l’AIPES. E noi abbiamo fatto! E tanto! Il Progetto d’inclusione promosso dall’AIPES in collaborazione con il Consorzio Intesa ha dato l’opportunità agli utenti di fare un’esperienza lavorativa presso esercizi commerciali del territorio, sperimentandosi e misurandosi con varie attività e mestieri, ed è riuscito alla grande.
Vi avevamo anticipato che avremo seguito gli utenti sul territorio per portare testimonianza di queste bellissime esperienze formative. Mai disattendere un’aspettativa. Dunque, eccoci per raccontarvi l’esperienza di Roberta che con maestria ha costruito un’intera bambola a partire dal disegno del modellino presso “Bomboniere Desideri” di Sora con l’affettuosissima guida di Maria Antonietta e Serena; quella di Marta che presso il “Bar Civico 51” di Sora ha preparato caffè e servito aperitivi, con l’aiuto di Marco e Valeria, accattivandosi la simpatia dei clienti con laute mance; quella di Valentina che ha il sogno di fare la stilista e che, con l’aiuto di Giovanna e le gentili  commesse,  presso il negozio di abbigliamento “Maelù” di Sora, ha imparato come si gestisce una cassa, fatto da personal shopper e imbustato capi d’abbigliamento; quella di Federico che presso la pasticceria “Dolce e Caffè” ha messo le mani in pasta.
E poi i ragazzi del Centro Diurno “La Casa del Sorriso di Sora”: Max, che con l’aiuto di Sabrina, ha fatto da assistente agli istruttori di nuoto fornendo salvagenti ai bambini che facevano il corso presso la Società Sportiva “SportFly” di Sora; Robertino che ama i motori e che con Anna ha distribuito carburante e “dato gas” come solo lui sa fare presso l’Agip “Fantauzzi Gestioni S.A.S.” di Sora; Piero, accompagnato da Dario, che ha lavorato nella serra rastrellando fogliame e innaffiato con delicatezza piante e fiori per impararne la cura presso il “Garden Center” di Sora; Livio che, accompagnato da Camillo, ha fatto da “maestro di sala” apparecchiando i tavoli con gusto e dovizia di particolari presso il “Bocconcino” di Sora; Giulio che con la sua simpatia ha imbustato gli acquisti, soprattutto delle belle Signore, al “Supermercato Decò” di Sora. E gli altri utenti della “Casa del Sorriso”?! Complicato muoversi tutti insieme appassionatamente. Ma non si poteva certo non includerli in un’iniziativa proprio in questa giornata. Così gli operatori del Centro hanno dato vita ad un Laboratorio culinario: “Cuochi per un giorno”. Piatto realizzato: gnocchi al sugo. Realizzati dagli utenti con l’aiuto delle operatrici dalla bollitura delle patate, passando per l’impasto e infine, rientrati tutti gli utenti… Cotti e mangiati.
Li abbiamo elencati proprio tutti: utenti, operatori, esercenti. Persone a lavoro per una giornata il cui “sale” è stata la solidarietà.

lunedì 3 dicembre 2018

Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità:il Progetto d’inclusione promosso dall’Aipes in collaborazione con il Consorzio Intesa. «Ognuno vale per gli altri, nonostante la fragilità, in quanto costruttore di vita, destinatario di una missione unica e insostituibile, cittadino attivo e protagonista della storia». Don Oreste Benzi.



Il 3 dicembre si celebra la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità al fine di promuovere i diritti e il benessere delle persone disabili, così da garantire un rapido cammino verso lo sviluppo inclusivo e sostenibile, in grado di promuovere una società resiliente attraverso l’eliminazione della disparità di genere, il potenziamento dei servizi educativi e sanitari e l'inclusione sociale, economica e politica di ogni cittadino.
Tema del 2018, scelto dalle Nazioni Unite, è il “coinvolgimento delle persone con disabilità nel garantire l'inclusione e l’uguaglianza”. Il Consorzio Intesa, in collaborazione con l’AIPES, ha organizzato un’iniziativa finalizzata all’inclusione sociale e lavorativa dei ragazzi diversamente abili ospiti delle strutture, attraverso l’apertura dei Centri Diurni per Disabili al mondo imprenditoriale territoriale. Lo scopo è eliminare forme di pregiudizio e sfatare l’idea sull’improduttività delle persone con difficoltà psico-cognitive e motorie e cercare di creare una Rete con le aziende non operanti prettamente nel sociale sul territorio.
Il 3 dicembre, alcuni utenti individuati a seconda delle loro potenzialità ed interessi nei Centri Diurni “La Casa del Sorriso” di Sora, “Percorsi” di Arpino, “L’Aquilone” di Alvito e nella A.GEN.DI. (Associazione Genitori Disabili), avranno l’opportunità di fare un’esperienza lavorativa presso esercizi commerciali del territorio, sperimentandosi e misurandosi con varie attività e mestieri.
I diversi esercizi commerciali che gentilmente hanno accordato la loro disponibilità e mostrato sensibilità all’iniziativa di questa giornata, saranno ospiti dell’evento conviviale annuale promosso dall’AIPES che si terrà il 14 dicembre per il Premio Azienzabile all’azienda che maggiormente si è distinta per la solidarietà mostrata nei confronti delle persone con disabilità attraverso la promozione di un percorso di formazione e di inserimento lavorativo.
Perché questa non resti solo una mera comunicazione della lodevole iniziativa promossa dall’AIPES, il Consorzio Intesa seguirà gli utenti nelle diverse esperienze lavorative, che saranno fonte di incontri, nozioni, emozioni e sorrisi, per potervele raccontare.