giovedì 28 novembre 2019

Amici alberi.


In occasione della Festa dell’Albero, i bambini dell’Asilo Nido Comunale “Mariangela Furone” piantano “Pino”.


“Chi pianta un albero pianta una speranza”. Bellissima iniziativa all’Asilo Nido Comunale “Mariangela Furone”, gestito dal Consorzio Intesa tramite la propria Consorziata esecutrice, i cui bambini, in occasione della Giornata Nazionale degli Alberi, alla presenza di una delegazione dell’Amministrazione comunale rappresentata da Cristian Capriotti a fare le veci dell’Assessore all’Ambiente Martina Traini, hanno piantato un abete nel giardino dell’Asilo Nido! Piantare alberi, nella semplicità del gesto, è uno degli atti simbolici più ricchi di speranza che si possano immaginare di offrire ai bambini. Significa mettere radici, saper attendere, vivere nella ciclicità della natura e contribuire al futuro della Terra.

Dallo staff educativo è stato spiegato ai bimbi che il 21 novembre in ogni parte del bel paese si pianta un albero, che la Festa dell’Albero fu istituzionalizzata in Italia nel 1923 con l’obiettivo di infondere e diffondere nei più piccoli e nei più giovani il senso di cura e riconoscenza verso le piante. I bambini, in attesa di piantare l’albero, hanno fatto un collage che voleva riprodurre un albero, con il tronco fatto di lenticchie e foglie secche a significare la chioma.


Al momento emozionante di piantare l’albero, i bimbi si sono mostrati intraprendenti e super entusiasti, incantati e partecipi dell’iniziativa, basta guardarli di fronte all’albero per comprendere quanta innata comunicazione vi sia stata fra loro. Tutto nell’albero da piantare ha incuriosito i bambini: la possenza, la stagionalità, il mistero che si cela fra gli aghi, il tronco ruvido che cela microcosmi curiosi, i rami “pronti a reggere le arrampicate verso il cielo”. Affettuosamente i nostri bambini hanno chiamato l’abete piantato “Pino”.


martedì 26 novembre 2019

Il Consorzio Intesa, concessionario dall’Anno Educativo 2019-2020 dei servizi di Asili Nido Comunali “Babalù” di Alatri e “Siamo piccoli ma cresceremo” di Tecchiena di Alatri, incontra Fabio Di Fabio, Vicesindaco e Assessore ai Servizi Sociali e Politiche per la famiglia del Comune di Alatri.


A tre mesi dall'aggiudicazione del Bando di Gara Pubblico per l’affidamento della gestione dei servizi di Asili Nido Comunali “Babalù” di Alatri e “Siamo piccoli ma cresceremo” di Tecchiena di Alatri, il Consorzio Intesa, Cooperativa Onlus Consortile a r.l., concessionario dei servizi dall’Anno Educativo 2019-2020, ha incontrato Fabio Di Fabio, Vicesindaco e Assessore ai Servizi Sociali e Politiche per la famiglia del Comune di Alatri per un’analisi sull’andamento dei servizi, alla presenza di alcune famiglie fruitrici degli stessi.

Positivo è stato considerato dall’Assessore Di Fabio l’operato di questo primo trimestre del nuovo Concessionario. Significativa è emersa l’attuale piena accessibilità ai servizi dei due Asili Nido Comunali, grazie alle rette di frequenza mensili altamente competitive, composte di diverse fasce orarie per un’offerta formativa che vada incontro alle esigenze delle famiglie e calibrate dal Bonus Nido Inps 2019 e dal Contributo Comunale. A proposito del Contributo Comunale “Questa Amministrazione crede e investe nella funzione educativa e sociale di queste strutture, sulla formazione degli operatori e sulla qualità dei servizi. Sempre forte è stato negli anni, ed è, l’impegno da parte di questa Amministrazione nel conservare i servizi degli Asili Nido Comunali sostenendoli, da due anni, anche con il Contributo Comunale, a fronte di una defalcazione di fondi da Enti superiori di circa il 90%, senza dimenticare il problema del gettito, perché la crisi economico-finanziaria ha pesato sulla città” ha dichiarato l’Assessore. Ed ha aggiunto “Grazie ai fondi regionali si auspica un ulteriore abbattimento delle rette e, su richiesta del Concessionario, si sta lavorando per ridurre i tempi affinché il contributo dato in funzione dell’ISEE non venga erogato a lunga cadenza ma, si ipotizza ed augura, ogni due mesi”. “Ritengo che questi servizi siano in crescita e che per questa amministrazione gli Asili Nido Comunali “Babalù” di Alatri e “Siamo piccoli ma cresceremo” di Tecchiena di Alatri sono stati e resteranno dei fiori all’occhiello della nostra Città”.

Grande l’entusiasmo del Concessionario, il Consorzio Intesa, gruppo sociale che opera con importante esperienza nella gestione dei servizi alla prima infanzia e con all’attivo la gestione di già sei Asili Nido Comunali nella Regione Lazio, per il compiacimento dell’Amministrazione Comunale, dall’Assessore rappresentata, per l’operato che sta svolgendo in collaborazione con l’Ente committente e con le famiglie fruitrici degli Asili Nido che, in parte presenti all’incontro, hanno espresso soddisfazione per i Servizi. Perché, ha dichiarato la Dott.ssa Angela Ciardi, Vicepresidente e fondatrice del consorzio, “Per il nostro gruppo sociale l'utilità dell'Asilo Nido va ben oltre le ragioni di ordine pratico. Noi ci siamo per illuminare il futuro dei bambini affinché acquisiscano abilità cognitive, socio-emozionali, fisiche essenziali per vivere in un mondo sempre più caratterizzato da conoscenza e innovazione, apertura a un vivere vasto e globale, collaborando con le famiglie e con gli Enti committenti.”

mercoledì 20 novembre 2019

Fiori fai da te!


Gli utenti del Centro Diurno per Disabili “La Casa del Sorriso” ci accarezzano l’anima con la sobria, elegante delicatezza di una calla.


In un’attività di laboratorio manipolativo, gli utenti della “Casa del Sorriso”, il Centro Diurno per Disabili di Sora, gestito dal Consorzio Intesa tramite la propria Consorziata esecutrice, hanno visto favorita la loro potenzialità espressiva, l’insieme delle diverse abilità che, mescolandosi, hanno contribuito a realizzare delle creazioni artigianali ed artistiche uniche. Attraverso il lavoro nel laboratorio, ogni ragazzo, coadiuvato dagli operatori, dalle operatrici del Centro e dai ragazzi del Servizio Civile Nazionale, ha trovato la propria dimensione espressiva come soggetto attivo in ogni fase di realizzazione, grazie anche a tempi creativi e lavorativi rispettosi dei livelli di autonomia di ciascuno.



Materiale a disposizione: pannolenci di vario colore, forbici, colla a caldo. Obiettivo: realizzare delle calle. Impulso dell’azione lavorativa: la creatività. Risultato: eleganti calle bianche che esprimono perfettamente il candore e la purezza insita nei nostri amati ragazzi.


giovedì 14 novembre 2019

Castagnan...do. Noi e la selva!


I bambini del Centro Diurno per Minori di Lenola e la raccolta delle castagne.


Autunno. Che desiderio di castagne e profumi di bosco! Luce che filtra tra i rami e un cammino che aspetta in fondo alla boscaglia. Certi pomeriggi andrebbero passati proprio nei boschi, tenendosi per mano, a raccogliere castagne. Così hanno fatto i bambini, con le loro mamme e le operatrici, del Centro Diurno per Minori di Lenola, il cui Ente committente è il Distretto Socio Sanitario LT4 e gestito dal Consorzio Intesa tramite la propria Consorziata.

Una passeggiata naturalistica attraverso il castagneto di Ambrifi. Giochi naturalistici, un percorso ludico motorio. Una giornata dedicata all'autunno ed al suo frutto per eccellenza: la castagna. Passeggiare per un castagneto da frutto ha significato per i bambini fare un viaggio in un mondo fatto di natura e cultura. Si è parlato di un rapporto stretto tra l'uomo e la terra, di biodiversità, di conservazione del cibo. L’obiettivo è stato valorizzare un'attività caratteristica del territorio. I bambini hanno scoperto la bellezza della selva e la magia dei frutti racchiusi nei ricci giocando assieme, guardandosi attorno, scoprendo un mondo nuovo.



Ai bambini sono state illustrate le caratteristiche del castagno e del suo ciclo vitale (albero, corteccia, fiori, frutti, semi), hanno interagito con gli alberi: li hanno abbracciati, annusati, circondati con l’aiuto dei compagni, confrontato la corteccia di un albero giovane con quella di un albero adulto, scoperto chi e cosa vive nella selva, ascoltato un apparente silenzio colmo invece di suoni naturali.



I nostri bambini si sono emozionati alla vista delle piante cariche di giganteschi ricci con aghi pungenti, coperti da enormi foglie verdi: un esteso castagneto brulicante di vita. Si sono messi subito a raccogliere le castagne e hanno riempito diversi cestini. In mezzo a quei grandi alberi, come non giocare a nascondino? Qualcuno si è nascosto dietro ai castagni, altri dietro ai cespugli. “Tana libera tutti” e ritorno a casa.



lunedì 11 novembre 2019

“Quando non mi riconoscerai”. La demenza di Alzheimer.


Alzheimer e demenze vascolari rappresentano circa due terzi di tutte le malattie da demenza, una condizione caratterizzata dal danneggiamento e dalla compromissione delle funzioni e delle facoltà cerebrali. Tali disturbi interessano la memoria e le altre funzioni cognitive (linguaggio, azioni quotidiane) e sono solitamente provocati da un danneggiamento dei tessuti cerebrali. La causa all’origine dell’Alzheimer sembrerebbe legata all’alterazione del metabolismo di una proteina. La malattia di Alzheimer è cronica e progressiva. Ad oggi non esiste ancora una terapia per prevenire o guarire da questa patologia. I farmaci attualmente disponibili sono tuttavia in grado di migliorarne i sintomi e rallentarne temporaneamente la progressione. La malattia di Alzheimer rappresenta la forma più comune di demenza.

L’Alzheimer è un cammino che percorre e che riguarda un esercito di persone che si trovano ad assistere al declino dei loro cari o pazienti in strutture dedicate, con la mente annientata dalla malattia. Spesso solo chi accompagna il progressivo straniamento di un malato di Alzheimer può capire il disagio esistenziale e la sofferenza di chi condivide, impotente, la discesa irreversibile di qualcuno che ama o accudisce. Non è solo il dolore, ma il complesso insieme di sentimenti ed emozioni, spesso contraddittori, che abitano la mente e il cuore dei compagni di vita dei malati di Alzheimer: il loro disorientamento, la loro solitudine, la disperazione dell'impotenza. Negli ultimi anni è emersa l’opportunità di adottare un approccio integrato alla demenza di Alzheimer. Questa modalità, detta Gestione Integrata, consiste nella presa in carico del paziente e della sua famiglia da parte di un clinico esperto e/o di un centro esperto. La presa in carico prevede l’inserimento del paziente in un percorso clinico-assistenziale dove, a seconda delle fasi della malattia, il clinico o il centro esperto definiscono, in accordo con gli interessati, l’intervento più appropriato. Nella Gestione Integrata il paziente e i suoi cari rappresentano il centro di una rete di cui fanno parte i servizi specialistici ambulatoriali, i Centri Diurni, i servizi di assistenza domiciliare, le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA), le Lungodegenze, l’Ospedale.

Chi è colpito dall'Alzheimer non può guarire con i farmaci e l'aspetta, inevitabilmente, la completa perdita di se stesso. Un’irreversibilità che ciascuno affronta con tempi e modi diversi ma sempre drammatici. L’irreversibilità determina la condanna a non guarire. È il momento più drammatico per chi assiste il malato che deve accettare la diagnosi per garantire a chi è caro una qualità della vita, per quanto possibile. Perduta la capacità cognitiva, è sull'emotività, sulla riserva di emozioni e sentimenti accumulati in tutta una vita, che si deve puntare. Curare diventa "prendersi cura", sia negli atti pratici quotidiani - lavare, vestire, imboccare - sia nella reinvenzione di un dialogo.  Si è costretti a riconfigurare tutti gli aspetti della vita comune. Nella reciprocità, il malato resta parte attiva nel rapporto. E' ancora capace di esprimersi, malgrado la malattia. Interagire con cura ed amore per restituire alla persona malata  la sua dignità è l’impegno, perché l’essenza della persona resta ed è a quella a cui ci si aggrappa.

mercoledì 6 novembre 2019

Come si fa il vino? “Dalla campagna al bicchiere”, la vendemmia degli apini dell’Asilo Nido Comunale “L’Ape Maia”.


Le idee sono come l’uva: crescono a grappoli. E a proposito di uva e di grappoli, che idea ha avuto il team educativo dell’Asilo Nido Comunale “L’Ape Maia”, gestito dal Consorzio Intesa tramite la propria Consorziata esecutrice: coinvolgere gli apini nella vendemmia! La vendemmia è un rituale antico e uno dei più celebrati che da sempre porta con sé un grande fascino, oltre che un valore storico e antropologico. Scopo del laboratorio è stato quello di far vivere allegramente ai bambini una bellissima esperienza tradizionale del nostro territorio e farli partecipi di un evento che in pochi ormai hanno la fortuna di vivere.

Complice un nonno che ha gentilmente portato in Asilo dei tralci di vite, il Nido è stato magnificamente allestito, prendendo le sembianze di un vero e proprio vigneto. Ai bimbi è stato spiegato che la vendemmia è il momento in cui l’uva, coltivata durante tutto l’anno, viene raccolta dalle viti e portata in cantina per iniziare il processo di vinificazione che trasformerà il mosto in vino, che il processo si divide in varie fasi ma che tutto comincia con la raccolta delle uve.


Gli apini hanno appreso che il periodo in cui si effettua la vendemmia  si identifica con il periodo in cui le uve hanno raggiunto il grado di maturazione desiderato, più precisamente quando si parla di maturità fenolica, quando i profumi e gli aromi iniziano ad essere presenti nell’uva, ovvero quando le tre parti che compongono l’acino, buccia, polpa e vinacciolo hanno raggiunto la maturità. Il metodo di raccolta dell’uva della vendemmia targata “L’Ape Maia” è stato manuale e fatta con l’ausilio di cestini.  Gli apini hanno tolto i grappoli dai tralci senza commettere troppi pasticci, uve pregiate che poi spremute faran brindare alla salute! Tutti allegri e faccendieri gli apini han poi manipolato l’uva zuccherina e i grappoli dorati e con ilarità li han pigiati. Ora il mosto in un gran tino già fermenta e si fa vino.



lunedì 4 novembre 2019

Il Coro Malga Roma – Associazione Nazionale Alpini - Sezione di Roma emoziona gli ospiti della Casa Alloggio Comunale per Anziani di Magliano Sabina.


Brividi alla Casa Alloggio Comunale per Anziani di Magliano Sabina, gestita dal Consorzio Intesa tramite la propria Consorziata, per la visita del Coro Malga Roma – Associazione Nazionale Alpini - Sezione di Roma, in occasione di “Cantando per il Borgo”, evento per festeggiare i 50 anni di attività del Coro G-Carissimi Magliano Sabina. Il 20 ottobre il Coro Malga Roma – Associazione Nazionale Alpini - Sezione di Roma, ha cantato per piazzette, vie, dentro le chiese di questo stupendo borgo della Sabina ricco di storia, cultura, arte, musica, accoglienza, e all’interno della Casa Alloggio Comunale per Anziani.

Il coro ha fatto il suo trionfale ingresso in Casa Alloggio, prontamente riconosciuto dai nostri ospiti per l’inconfondibile cappello caratterizzato dalla penna nera, il fregio, i nappini e il grado. Nel repertorio eseguito, numerosi canti di guerra: molti narranti battaglie, altri inni all'Italia o al valore alpino. Canti veramente toccanti, che hanno messo in risalto gli aspetti più crudi della guerra. “Canzoni fondamentali per la cristallizzazione della memoria della Grande Guerra, centro di una sorta di reversibilità di qualità civili e militari che, durante il conflitto, vengono richiamate a guisa di anatema e ragione ultima per la quale si soffre, si combatte e si sogna un rientro nella società civile della pace”. Non sono poi mancati brani d’autore, scritti da poeti e musicisti, che affrontano i temi della vita, principi universali che non hanno tempo, sentimenti che vivono in tutti.


Nel Coro degli Alpini gli anziani ospiti della Casa Alloggio hanno trovato una musica diretta al cuore, unita a parole profonde e solo apparentemente “facili” da rimare in poche strofe che si offrono come un vero e proprio corredo identitario per ciò che è diventato un mito: quello degli Alpini. Un canto, quello sentitamente ascoltato che, forse meglio di un saggio, un diario e persino di una statistica, è riuscito a superare le barriere del tempo e a testimoniare ad inesauribile memoria ciò che accadde quasi un secolo fa. Grazie alle voci del Coro, i nostri ospiti hanno viaggiato nel tempo e rivissuto in modo estremamente toccante le stesse emozioni e gli stessi battiti del cuore di uomini arditi, che diedero così tanto per ideali di Patria, di Pace e di Amore.