giovedì 14 marzo 2019

“Se lavori sui tuoi obiettivi, i tuoi obiettivi lavoreranno per te. Se lavori sul tuo progetto, il tuo progetto lavorerà per te. Qualsiasi buona cosa noi costruiamo finisce per costruirci”.


Il Consorzio Intesa e la Cooperativa “Agathè” presentano “Casa Argentina Altobelli”.




Oggi vi presentiamo “Casa Argentina Altobelli”. Il Consorzio Intesa attraverso una gestione decentrata, attenta, flessibile ed integrata con gli interventi socio-assistenziali gestisce, in questo caso con la Cooperativa “Agathè”,  progetti di accoglienza abitativa destinati a persone con problematiche psicosociali.



Il progetto “Casa Argentina Altobelli” nasce dalla necessità di offrire accoglienza abitativa e sostegno psico-sociale a giovani adulti di età compresa tra i 18 e 25 anni, di genere maschile, residenti nel territorio del V Municipio di Roma, che presentino un quadro di fragilità psicosociale e provenienti da strutture residenziali per minori o da altre situazioni di disagio caratterizzate dalla carenza o assenza di figure parentali che possano supportarli nell’acquisizione delle graduali autonomie personali, economiche e sociali. Qui si entra con un vissuto importante e l’intento è di uscire con orizzonti nuovi.


L’obiettivo generale dell’intervento, a cura di Educatori Professionali, Assistente sociale, Coordinatore e Psicologo, è il perseguimento dell’autonomia personale, lavorativa ed abitativa del giovane adulto verso il definitivo svincolo dal circuito assistenziale attraverso un percorso concordato per il raggiungimento di obiettivi specifici quale un’area educativo/individuale, un’area formativo/lavorativa  ed un’area gruppo e territorio.











La metodologia educativa scelta per attuare il progetto parte dal presupposto che, in un percorso di formazione alla socialità, non sia possibile scindere la dimensione educativa da quella della vita in comune, in famiglia. Le strategie di intervento, pertanto, trovano il loro essere proprio in una dimensione famigliare, nelle occasioni che questa presenta, poiché è in questa dimensione che i nostri ospiti si trovano a costruire nuove relazioni con i compagni e trovare la fiducia nei propri mezzi per cercare la maturazione socio-affettiva.











Per poter accedere alla struttura agli ospiti viene proposto un patto educativo, cioè un progetto elaborato dai Servizi Sociali invianti, insieme agli educatori di riferimento dell’ospite ed insieme al giovane stesso che definisca e delinei le linee guida che le parti in causa seguono per garantirne la qualità. A tal proposito siamo lieti di riportare le parole della Dott.ssa Veronica Bellomia, referente dei Servizi Sociali invianti, che di “Casa Argentina Altobelli” dice: ”Casa Argentina è accoglienza, progettualità, rispetto nella sua accezione più grande. Passione di tutte le persone che lavorano lì (caratteristica fondamentale per operare in una struttura di questa tipologia), speranza e, a volte, fatica. Sicuramente non è omologazione a un sistema di servizi socio-assistenziale in cui spesso è difficile rispecchiarsi”. Qui si fa tanto. E lo si fa bene. Oltre al patto educativo, i ragazzi sottoscrivono anche un regolamento che definisce le regole per la convivenza con gli altri ospiti, il rapporto con gli educatori, gli orari della giornata, la durata della permanenza.




Nessun commento:

Posta un commento