mercoledì 19 giugno 2019

Il Centro Diurno per Minori di Lenola e il must della bella stagione: il gelato!

Il gelato. Una di quelle ghiotte delizie che dicono un sacco di cose in estate e che non hanno nessun significato in inverno, un concetto di felicità.


La bella stagione è finalmente arrivata e tra le cose belle come i tormentoni musicali, le lunghe giornate in spiaggia, i capelli più leggeri, la pelle più scura, l’acqua più calda, le bibite più fresche, non poteva non portare con sé il suo grande must: il gelato!!! Tutti pazzi per il gelato! Nondimeno i bambini del Centro Diurno per minori di Lenola, il cui Ente committente è il Distretto Socio Sanitario LT4, gestito dal Consorzio Intesa tramite la propria Consorziata.

Il gelato è una di quelle ghiotte delizie che dicono un sacco di cose in estate e che non hanno nessun significato in inverno, non è un dolce, non è un dessert, non è un alimento, è un concetto di felicità. Esattamente il concetto che hanno espresso i volti dei bambini del Centro in un’uscita al gelato dedicata in compagnia delle operatrici e delle loro mamme!

Il gelato. C’è chi ci mette un’ora o un secondo a scegliere i gusti, a scegliere se nel cono o nella coppetta, se prediligere quello confezionato o artigianale ma il risultato è unico per tutti: gioia per il palato.

Un tempo “Dagli altoparlanti del camioncino una musica, in genere di tipo circense, annunciava l’arrivo del gelataio, dando ai bambini il tempo di afferrare tutti gli spiccioli che trovavano in giro per casa e di corrergli incontro”. Tutto cambia, niente cambia. Questa volta è stata l’allegra compagnia a raggiungere il chiosco del gelataio fermo al parco! Ognuno ha scelto secondo le proprie preferenze, per un misto di felicità condensata.








Giochi del parco a portata, i bambini non hanno poi mancato l’occasione di sedere sulle altalene, volare abbracciando il vento, ondeggiare di pensieri con le gambe al vento su quei “pendoli dell’infinito”; salire sugli scivoli, scenderne, risalirli; sedere sulle giostre e girare, girare fino a perdere, in risa, la testa dalla gioia e perdere la cognizione del tempo. “Il tempo che è un gioco, giocato splendidamente dai bambini”.






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