giovedì 4 luglio 2019

Fuori è magnifico. Il soffio del vento fresco tipico dei Castelli Romani invoglia i ragazzi del Centro Diurno per Disabili di Velletri a uscire quotidianamente, affidandosi alla bellezza della cittadina.


Fuori è magnifico. Ragazzi, non si può restare al Centro! Ci sono l’estate e un mondo lì fuori! Sono dolci, care e ridenti le estati a Velletri, che invogliano, con il soffio del vento fresco tipico dei Castelli Romani, i ragazzi del Centro Diurno per Disabili di Velletri, gestito dal Consorzio Intesa tramite la propria Consorziata, a uscire dal Centro. “I piedi vanno da sé”, vicino e lontano. Sono i passi a condurli per primi, loro, ragazzi e operatori, che hanno sempre “camminato” insieme. Il tempo di arrivare? No. Questa volta l’idea è di “camminare” un posto. “Camminare” luoghi precisi, nel territorio del Comune di Velletri. Così al Centro, come da progetto, si è deciso di uscire quotidianamente, affidandosi alla bellezza della cittadina. Perché c’è bisogno d’incontro, nessuna paura di non riuscire, fuori dalla struttura del Centro. Fuori si apprende la vita, “camminando” si conoscono le persone, si sanano i pensieri, s’incontrano opportunità di svago ma anche situazioni educative e stimolanti.

Escono fianco a fianco, ragazzi e operatori. L’amicizia e la cura hanno tante posizioni ed è possibile che questa sia la prima. E se le gambe sono stanche, si “cammina” con il cuore. E ci si rifocilla consumando una piacevole colazione.

Oggi condividiamo con voi le prime due uscite degli utenti che avvengono a piccoli gruppi ma contemplando tutti gli utenti, in modo che ogni ragazzo abbia la possibilità di sviluppare al meglio le proprie autonomie.

La prima uscita ha avuto luogo presso la “Fonte Santa Maria dell’Orto”, parco e grande polmone cittadino. Tra i pini secolari i ragazzi hanno inspirato ed espirato profondamente, approfittando per fare un po’ di esercizio fisico e saggiato una storia importante, fatta di religione e turismo. E la fonte, dalle cinque lunghe canne che contraddistinguono l’antica Fonte di Santa Maria dell’Orto, ormai quasi a secco da anni, che fu celebre in tutta la penisola.









La seconda uscita ha avuto luogo presso la “Casa delle Culture e della Musica”. La struttura, sorta con la ristrutturazione del seicentesco Convento del Carmine, è aperta ed accessibile al pubblico dopo anni di abbandono. Al suo interno, gli ambienti principali sono costituiti da una sala conferenze, la nuova biblioteca comunale al piano superiore e da un auditorium realizzato nell’edificio che anticamente ospitava la chiesa del Convento. Il tutto è contornato da un bel chiostro interno e da un giardino esterno. Gli ambienti presentano elementi contemporanei nella cornice antica tipica dell’antico convento seicentesco, del quale rimangono le mura, le colonne e altri elementi architettonici di spicco, ma soprattutto gli affreschi originali dell’epoca. I ragazzi hanno avuto la possibilità di godere di cotanta beltà, hanno dimostrato di avere occhi per tutto ciò. Entusiasti hanno consultato i testi della biblioteca, sfogliando le pagine con dolcezza. E in ossequiosa presenza hanno goduto dell’atmosfera mistica del chiostro interno.






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