mercoledì 6 febbraio 2019

Il buio. E poi la comunità-alloggio di “Villa Angelina”, semioscurità decise e corde da stendere. La storia dell’infaticabile “braccio destro” di “Villa Angelina”.


A volte bisogna toccare il fondo, per risalire. Oggi vi raccontiamo un altro trascorso di vita di uno degli ospiti di “Villa Angelina” di Sora, la comunità-alloggio che ospita persone con problematiche psico-sociali. 


Lo chiameremo l’infaticabile “braccio destro” di “Villa Angelina”.  Il nostro ospite arriva in struttura dopo un vissuto difficile, fatto di piccole dipendenze, esperienze in comunità di recupero per “disintossicarsi” da qualcosa che lo attanagliava. Chissà cosa lo abbia portato in certe morse. Forse aveva smarrito la strada. Ad ogni modo l’ha ritrovata e con essa l’istinto vitale. L’amore per la vita. Oggi si impegna a trovare la voglia di vita con stimoli sani, a “Villa angelina”.  C’è da andare in farmacia a prender medicinali? Si offre lui! Gli basta l’impegno quotidiano sano e pulito. Pulito, sì. Voglia di fare ordine, finalmente. Sarà per questo che la sua passione, mansione che svolge con cura e diligenza all’interno della grande famiglia di “Villa Angelina”, è quella di aiutare a fare e fare il bucato di tutti gli ospiti. Spesso ha messo in lavatrice panni bianchi, grigi e rossi tutti insieme, “dicendogli” che la vita è difficile e devono imparare a cavarsela da soli. E poi stenderlo il bucato, pulito. Candido. Profumato. Che ci sia il sole o meno.  Certo, al sole è tutta un’altra storia. E’ bellissimo vederlo nel cortile, alle prese con lenzuola variopinte e panni che danzano al vento. La magia dei panni stesi e della luce, per lui, quando un raggio di sole batte dove non si sarebbe aspettato. Qui, in questa comunità-alloggio, dove ci sono colori, fili da stendere e panni stesi, a ricordare che le tonalità del nostro quotidiano hanno tutte le successioni del mondo: vivide, brillanti, a volte tenui.



“L’infaticabile braccio destro di Villa Angelina” proviene da una famiglia numerosa, ha diversi fratelli. Ha un legame speciale con il più piccolo di loro, che frequenta “La Casa del Sorriso”, il Centro Diurno per Disabili di Sora. Hanno un appuntamento che li vede protagonisti, puntuali, ogni domenica: una lunga passeggiata insieme. Magari al sole, simbolo di vita.
La vita trionfa sempre.

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