martedì 21 maggio 2019

“MiColtivo”. Partito il Laboratorio di giardinaggio al Centro Diurno per Disabili di Velletri!



Tutto sembra possibile nel mese di maggio, quando tutto è suggerito e niente ancora è soddisfatto. “Aprile fa il fiore e maggio gli dà il colore”, dice il proverbio. “E diamolo questo colore”, hanno pensato i ragazzi del Centro Diurno per Disabili di Velletri, gestito dal Consorzio Intesa tramite la propria Cooperativa Consorziata! Così, al Centro è partito il Laboratorio di giardinaggio. Un laboratorio che si potrebbe denominare “MiColtivo”, che ne dite? Cos’è, in fondo, l’attività di giardinaggio se non un prendersi cura di organismi vivi che stimola alla persona un senso di benessere?


Coadiuvati dagli operatori, dopo il lungo inverno, i ragazzi hanno ripreso confidenza con la terra, le piante e gli strumenti da lavoro. Svuotati i vasi da vecchie piante, ne hanno invasate di nuove ed hanno iniziato a creare nuovi angoli di giardino. Ovviamente è stato solo l’inizio, si prevede messa a dimora di tante altre piantine.




Attraverso il contatto con la terra, le piante ed i fiori i nostri ragazzi hanno sperimentato un modo unico e semplice di mantenersi in forma, di prendere confidenza con se stessi, di attenuare ansia e stress, di mettersi in gioco e di raggiungere risultati che apportano positività e benessere. L’idea di far crescere una coltura ha innescato in loro un senso di orgoglio e soddisfazione, oltre a contribuire a sviluppare un senso di responsabilità per i delicati fiori e le tenere piantine il cui segreto è: la cura. E ancora, abbellendo il loro giardino, hanno sollecitato creatività ed immaginazione, rafforzando così fiducia e autostima, potenziando il rapporto con il gruppo e con gli operatori.


Grazie al Centro Diurno per Disabili di Velletri per aver condiviso con noi questa loro esperienza di giardinaggio: le mani nella terra, la testa baciata dal sole e il cuore vicino a Madre Natura. Hanno praticato gentilezza ed atti pieni di senso, coltivato fiori e piante in un giardino che non hanno nutrito solo i loro corpi e le loro anime ma anche le nostre.






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