mercoledì 22 maggio 2019

Un laboratorio virtuoso quello di Ri.Crea, che ha coinvolto la Comunità Alloggio per Persone con Problematiche Psicosociali di Sora, mostrando come da una piccola bottiglia di plastica sia possibile ricavare due oggetti di uso quotidiano.



Questa è l’epoca delle materie di nuovo tipo, soprattutto della plastica. La plastica sembra leggera, malleabile, invece è resistentissima. Dannosissima per l’ambiente. Perché non sembri l’epoca di “ciò che sembra ma non è”, tanto è l’impegno da parte degli organi istituzionali, dei media e delle associazioni di settore impegnate in campagne per promuovere la protezione dell’ambiente e incoraggiare le persone a cambiare abitudini.

Il 15 maggio la Comunità Alloggio per Persone con Problematiche Psicosociali di Sora, gestita dal Consorzio Intesa tramite la propria Cooperativa Consorziata, è stata invitata a partecipare a Ri.Crea, un laboratorio di Creatività ed Educazione Ambientale nell’ambito del Progetto P.R.I.M.A.I.- Promuovere Risorse per l’Infanzia Mediante Approcci Innovativi, presso la Ludoteca “Fortezza dei Sogni”.


I nostri utenti, accompagnati dall'educatore della Comunità e dai ragazzi del Servizio Civile che in Comunità prestano il loro servizio, hanno avuto l’opportunità, in un clima allietato dalla musica e dall’ambiente accogliente e confortevole, di cimentarsi in un’attività di riciclo relativo alle bottiglie di plastica.

I nostri utenti hanno potuto apprendere come il processo di riciclo della plastica permetta di trasformare un rifiuto d’imballaggio in una nuova materia prima, o meglio, in una materia prima-seconda che potrà essere riutilizzata per dare vita a nuovi oggetti.


Gli operatori del laboratorio hanno mostrato come da una piccola bottiglia di plastica sia possibile ricavare due oggetti di uso quotidiano: un portapenne con la parte inferiore ed una bustina sigillata con il collo e il tappo della bottiglia.

Un virtuoso laboratorio d’inclusione sociale che ha visto due generazioni confrontarsi su un tema di grande attualità e combattere i luoghi comuni secondo cui ogni cambiamento è impossibile, secondo cui si sia troppo piccoli e troppo deboli. Ciò che ha permeato i nostri utenti ed i bambini, con il laboratorio, è che esista una soluzione all’inquinamento ambientale radicata nel coraggio, nell’ottimismo e nella creatività. Parole d’ordine: responsabilità e tempestività. A partire dall’esempio del laboratorio: fare. Ed iniziare a farlo oggi stesso.


Nessun commento:

Posta un commento